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San Gerolamo in meditazione

Musei di Strada Nuova
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Scorza, Sinibaldo
AUTA:
1589-1631
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 1463
INVC:
Gabinetto disegni e stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTZG:
XVII
DTSI:
1589
DTSF:
1631
MTC
MTC:
carta bianca
MTC:
penna e inchiostro
Notizie storico-critiche (NSC)
Il disegno proviene dalla vendita effettuata dallo scultore Norberto Montecucco al Comune di Genova nei primi mesi del 1899, e viene registrati nel primo Inventario delle raccolte civiche (il cosiddetto Inventario Quinzio, dal nome dell’allora direttore Giovanni Quinzio) senza alcuna indicazione attributiva. Nel 1940, quando Mario Bonzi procedette alla stesura dell’Inventario della Collezione Disegni tuttora in uso, lo classificò – come altri con la stessa provenienza – quale opera di Ignoto del XIX secolo, aggiungendo nelle note la drastica valutazione: «non degno della raccolta». Dopo il Secondo conflitto mondiale sempre Bonzi corresse un poco il tiro, aggiungendo un punto interrogativo alla datazione citata. La figura del santo è abbozzata mentre al tavolo di lavoro rivolge il viso al cielo, singoli tratti di penna contornano la figura, mentre altri paralleli rendono le ombre: è una tecnica tipica di Scorza, caratterizzata da grande sinteticità espressiva e la nuova attribuzione è corroborata anche da caratteri stilistici facilmente riconoscibili quali le dita adunche delle mani, rese quasi quali artigli (si veda in particolare quelle della mano sinistra). (Boccardo in Boccardo, Priarone 2017, p. 46)

Persona