Luigi Bistolfi ritrae Margherita di Savoia all’alba del nuovo secolo vestita con un’acconciatura e una veste di modello rinascimentale,
con il volto dall’ovale perfetto e l'incarnato levigato e diafano, e lo sguardo algido ed enigmatico.
Il ritratto è idealizzato, antinaturalistico e al di là di una connotazione temporale, che rivela l’adesione dello scultore ad alcune istanze del linguaggio simbolista e, al contempo, una marcata distanza da quella scrupolosità verista presente in altri suoi lavori.
DES
DESS:
personaggi: Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia
Titolo (SGTT)
Margherita di Savoia
SGT
SGTI:
Margherita di Savoia
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
87.1066.6.1
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
fine
DTM:
documentazione
DTSI:
1900
DTSV:
ca
DTSF:
1900
DTSL:
ca
MTC
MTC:
gesso dipinto
Notizie storico-critiche (NSC)
Nel 1900 Margherita di Savoia oltrepassò la cinquantina; dall’11 agosto 1900 dovette assumere il ruolo di regina madre, ma per tutti restò la prima regina d’Italia, da quando, nel gennaio 1878, il marito Umberto divenne re succedendo al padre Vittorio Emanuele II. Di idee conservatrici, simpatizzante di Mussolini negli ultimi della sua vita, conclusasi a Bordighera il 4 gennaio 1926, Margherita fu uno dei personaggi più popolari di casa Savoia dal lontano 1868 quando, appena diciassettenne, era andata in sposa all’erede al trono. Istintivamente comunicativa, profondamente convinta dell’importanza del suo ruolo, contribuì al prestigio della dinastia sabauda e, in particolare, a farne uno dei simboli identitari e unificanti della nazione da poco costituita. Pittrice per diletto, appassionata di musica, amica di artisti, scrittori e poeti, tra cui il repubblicano Carducci, fu l’animatrice di un famoso “circolo” culturale nella capitale e assidua frequentatrice di mostre. Ci fu sempre Margherita dietro agli acquisti che il marito e il figlio fecero alle più importanti rassegne espositive dell’epoca e la Biennale di Venezia, la cui prima edizione si tenne nel 1895, era stata istituita due anni prima dal municipio lagunare proprio per celebrare i venticinque anni di matrimonio della coppia reale.
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRCM:
Collezione di Mitchell Wolfson Jr.
PRDU:
2007
PRCT:
collezione
PRCQ:
privata
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
87.1066.6.1
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
fine
DTM:
documentazione
DTSI:
1900
DTSV:
ca
DTSF:
1900
DTSL:
ca
Autore (AUT)
AUTN:
Bistolfi, Luigi
AUTA:
Acqui Terme, 1860 – Roma, 1919
MTC
MTC:
gesso dipinto
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
49
MISL:
49.5
MISP:
20
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Luigi Bistolfi ritrae Margherita di Savoia all’alba del nuovo secolo vestita con un’acconciatura e una veste di modello rinascimentale,
con il volto dall’ovale perfetto e l'incarnato levigato e diafano, e lo sguardo algido ed enigmatico.
Il ritratto è idealizzato, antinaturalistico e al di là di una connotazione temporale, che rivela l’adesione dello scultore ad alcune istanze del linguaggio simbolista e, al contempo, una marcata distanza da quella scrupolosità verista presente in altri suoi lavori.
DES
DESS:
personaggi: Margherita Maria Teresa Giovanna di Savoia
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
descrittiva
ISRL:
latino
ISRS:
a incisione
ISRT:
caratteri gotici
ISRP:
lungo la base del mezzobusto
ISRI:
Reginae Italicorum Preces
Notizie storico-critiche (NSC)
Nel 1900 Margherita di Savoia oltrepassò la cinquantina; dall’11 agosto 1900 dovette assumere il ruolo di regina madre, ma per tutti restò la prima regina d’Italia, da quando, nel gennaio 1878, il marito Umberto divenne re succedendo al padre Vittorio Emanuele II. Di idee conservatrici, simpatizzante di Mussolini negli ultimi della sua vita, conclusasi a Bordighera il 4 gennaio 1926, Margherita fu uno dei personaggi più popolari di casa Savoia dal lontano 1868 quando, appena diciassettenne, era andata in sposa all’erede al trono. Istintivamente comunicativa, profondamente convinta dell’importanza del suo ruolo, contribuì al prestigio della dinastia sabauda e, in particolare, a farne uno dei simboli identitari e unificanti della nazione da poco costituita. Pittrice per diletto, appassionata di musica, amica di artisti, scrittori e poeti, tra cui il repubblicano Carducci, fu l’animatrice di un famoso “circolo” culturale nella capitale e assidua frequentatrice di mostre. Ci fu sempre Margherita dietro agli acquisti che il marito e il figlio fecero alle più importanti rassegne espositive dell’epoca e la Biennale di Venezia, la cui prima edizione si tenne nel 1895, era stata istituita due anni prima dal municipio lagunare proprio per celebrare i venticinque anni di matrimonio della coppia reale.