Poltroncina in legno di noce di ideazione razionalista.
DES
DESS:
oggetti: sedie
Titolo (SGTT)
Poltrona per la stazione marittima Andrea Doria
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GG1998.1
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTZS:
secondo quarto
DTM:
documentazione
DTSI:
1932
DTSV:
ca
DTSF:
1933
DTSL:
ca
MTC
MTC:
legno di noce lamellare curvato
Notizie storico-critiche (NSC)
Vietti presentò alla V Triennale di Milano del 1933 il modello di poltroncina da lui realizzato e già utilizzato nell’arredo della stazione marittima Andrea Doria di Genova, operativa da alcuni mesi ma inaugurata ufficialmente il 28 ottobre 1933. Realizzata in legno multistrato lamellare curvato, la sedia è ispirata alle celebri sedute a sbalzo in legno di betulla e compensato che l’architetto finlandese Alvar Aalto aveva ideato a partire dal 1929 e che furono esposte nella sezione finlandese alla successiva Triennale, nel 1936.
Tali poltroncine convivevano con mobili d’impianto razionalista nella sala di soggiorno dell’appartamento per una famiglia, posizionato al quinto piano, dell’Abitazione tipica a struttura d’acciaio, presentata dal gruppo degli architetti liguri guidato da Luigi Vietti e Luigi Carlo Daneri e di cui facevano parte anche Fineschi, Zappa, Morozzo della Rocca, Vicoli, Crosa di Vergagni e Haupt.
La forma semplice e funzionale e la scelta del materiale rendevano il design di questa poltrona perfetto per la produzione industriale in serie. Questa attenzione ai nuovi processi produttivi contraddistingueva la complessiva proposta di Vietti, come non mancò di sottolineare Luigi Carlo Daneri: “L’arredamento è interessante per la presenza di numerosi mobili scomponibili e sovrapponibili, da disporsi secondo le necessità e la volontà dell’inquilino; gli armadi sono tutti di un unico tipo per produzione standardizzata e si possono tanto accostare che sovrapporre”.
Poltroncina in legno di noce di ideazione razionalista.
DES
DESS:
oggetti: sedie
Notizie storico-critiche (NSC)
Vietti presentò alla V Triennale di Milano del 1933 il modello di poltroncina da lui realizzato e già utilizzato nell’arredo della stazione marittima Andrea Doria di Genova, operativa da alcuni mesi ma inaugurata ufficialmente il 28 ottobre 1933. Realizzata in legno multistrato lamellare curvato, la sedia è ispirata alle celebri sedute a sbalzo in legno di betulla e compensato che l’architetto finlandese Alvar Aalto aveva ideato a partire dal 1929 e che furono esposte nella sezione finlandese alla successiva Triennale, nel 1936.
Tali poltroncine convivevano con mobili d’impianto razionalista nella sala di soggiorno dell’appartamento per una famiglia, posizionato al quinto piano, dell’Abitazione tipica a struttura d’acciaio, presentata dal gruppo degli architetti liguri guidato da Luigi Vietti e Luigi Carlo Daneri e di cui facevano parte anche Fineschi, Zappa, Morozzo della Rocca, Vicoli, Crosa di Vergagni e Haupt.
La forma semplice e funzionale e la scelta del materiale rendevano il design di questa poltrona perfetto per la produzione industriale in serie. Questa attenzione ai nuovi processi produttivi contraddistingueva la complessiva proposta di Vietti, come non mancò di sottolineare Luigi Carlo Daneri: “L’arredamento è interessante per la presenza di numerosi mobili scomponibili e sovrapponibili, da disporsi secondo le necessità e la volontà dell’inquilino; gli armadi sono tutti di un unico tipo per produzione standardizzata e si possono tanto accostare che sovrapporre”.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Autorità Portuale di Genova
Data acquisizione (ACQD):
1998
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
detenzione persona giuridica senza scopo di lucro
Indicazione specifica (CDGS):
Fondazione Palazzo Ducale
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAC:
GG1998.1
FTAN:
Vietti
FTAT:
109123
FTAF:
jpg
FTAX:
documentazione esistente
FTAP:
fotografia digitale
FTAC:
GG1998.1
FTAN:
GG1998.1(1)
FTAF:
tif
FTAX:
documentazione esistente
FTAP:
fotografia digitale
FTAC:
GG1998.1
FTAN:
GG1998.1
FTAF:
bmp
Mostre (MST)
MSTT:
Quinta Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali moderne
MSTL:
Milano, Palazzo dell’Arte
MSTD:
6 maggio 1933 -
Specifiche di accesso ai dati (ADS)
Profilo di accesso (ADSP):
1
Motivazione (ADSM):
scheda contenente dati liberamente accessibili
Compilazione (CMP)
Data (CMPD):
2023
Nome (CMPN):
Fochessati, Matteo
Funzionario responsabile (FUR)
Fochessati, Matteo
Osservazioni (OSS)
Il 6 maggio 1933 aprì i battenti la quinta edizione dell’Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali moderne, non più nella Villa reale di Monza ma nel Palazzo dell’Arte, appositamente costruito su progetto di Giovanni Muzio a Milano, nel parco Sempione. La rassegna aveva ampliato il tema espositivo, dedicandosi, fin dal titolo, anche all’architettura moderna. Oltre a presentare le “produzioni di arte applicata moderna autentiche ed originali” e gli esempi più significativi dell’architettura moderna internazionale, il nuovo direttorio organizzatore, composto da Carlo A. Felice, Gio Ponti e Mario Sironi, decise di dare ampio spazio alla pittura murale. Nel parco era anche prevista la Mostra dell’abitazione, che proponeva all’attenzione del pubblico alcune costruzioni tipiche “concepite e arredate secondo i bisogni e i costumi d’oggi”.