Il gruppo marmoreo, di virtuosa realizzazione, illustra un mito classico, di cui si conoscono più versioni, secondo il quale dall’unione di Giove, sotto forma di cigno, e Leda venne generato l’uovo da cui nacquero il dioscuro Polluce e la bellissima Elena.
Titolo (SGTT)
Giove in forma di cigno con Elena e Polluce
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
316
DTZ
DTZG:
SEC XVIII
Cronologia (DT)
DTZS:
inizio
DTSI:
1707
DTSV:
ca
DTSF:
1707
DTSL:
ca
MTC
MTC:
marmo
Notizie storico-critiche (NSC)
Il gruppo scultoreo venne realizzato da Bernardo Schiaffino probabilmente su disegno di Domenico Parodi, en pendant con quello raffigurante "Romolo e Remo allattati dalla Lupa", anch'esso a partire da un modello di Parodi, ma di mano di Francesco Biggi (1672-1736), formatosi nella bottega del padre di Domenico, il grande scultore genovese di tardo Seicento Filippo Parodi. Insieme, dovevano costituire in origine due fontane - l'acqua sgorgava da un piccolo tubo nascosto dentro le fauci dei due animali - ed erano collocate nel piccolo "ninfeo da interno" voluto da Anton Giulio II Brignole-Sale all'interno del secondo mezzanino di Palazzo Rosso. Qui, infatti, trasformando ambienti normalmente di servizio, entro il 1710 Anton Giulio II si fece allestire un appartamento privato e totalmente esclusivo, impreziosito da lussuosi arredi e ricche decorazioni. La scelta dei soggetti è motivata dal fatto che entrambi gli episodi costituiscono due punti nodali, di inizio e fine, di una narrazione che investe per intero la stanza, detta della "grotta", nella quale era collocato il ninfeo. In quell'ambiente, sulla parete di fondo e sulle ante lignee degli armadi a muro lo stesso Parodi dipinse gli altri episodi salienti che segnano le mitiche origini di Roma: dopo la nascita di Elena, l’attribuzione da parte di Paride del pomo “della discordia” a Venere, di seguito lo stesso Paride che rapisce Elena e, di fronte, la fuga di Enea da Troia, per arrivare, infine, alla nascita di Romolo e Remo.
Il gruppo marmoreo, di virtuosa realizzazione, illustra un mito classico, di cui si conoscono più versioni, secondo il quale dall’unione di Giove, sotto forma di cigno, e Leda venne generato l’uovo da cui nacquero il dioscuro Polluce e la bellissima Elena.
Notizie storico-critiche (NSC)
Il gruppo scultoreo venne realizzato da Bernardo Schiaffino probabilmente su disegno di Domenico Parodi, en pendant con quello raffigurante "Romolo e Remo allattati dalla Lupa", anch'esso a partire da un modello di Parodi, ma di mano di Francesco Biggi (1672-1736), formatosi nella bottega del padre di Domenico, il grande scultore genovese di tardo Seicento Filippo Parodi. Insieme, dovevano costituire in origine due fontane - l'acqua sgorgava da un piccolo tubo nascosto dentro le fauci dei due animali - ed erano collocate nel piccolo "ninfeo da interno" voluto da Anton Giulio II Brignole-Sale all'interno del secondo mezzanino di Palazzo Rosso. Qui, infatti, trasformando ambienti normalmente di servizio, entro il 1710 Anton Giulio II si fece allestire un appartamento privato e totalmente esclusivo, impreziosito da lussuosi arredi e ricche decorazioni. La scelta dei soggetti è motivata dal fatto che entrambi gli episodi costituiscono due punti nodali, di inizio e fine, di una narrazione che investe per intero la stanza, detta della "grotta", nella quale era collocato il ninfeo. In quell'ambiente, sulla parete di fondo e sulle ante lignee degli armadi a muro lo stesso Parodi dipinse gli altri episodi salienti che segnano le mitiche origini di Roma: dopo la nascita di Elena, l’attribuzione da parte di Paride del pomo “della discordia” a Venere, di seguito lo stesso Paride che rapisce Elena e, di fronte, la fuga di Enea da Troia, per arrivare, infine, alla nascita di Romolo e Remo.