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Giove in forma di cigno con Elena e Polluce

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
sculpture
Identificazione (OGTV):
pendant
Autore (AUT)
AUTR:
scultore
AUTM:
documentazione
AUTN:
Schiaffino, Bernardo
AUTA:
Genova, 1678 - Genova, 1725
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Il gruppo marmoreo, di virtuosa realizzazione, illustra un mito classico di cui si conoscono più versioni, secondo il quale dall’unione di Leda e Giove, sotto forma di cigno, venne generato l’uovo da cui nacquero il dioscuro Polluce e la bellissima Elena.
Codifica Iconclass (DESI)
94R(POLLUX)11 : 95B(HELEN)11 : 92B19
DES
DESS:
Animali: cigno. Personaggi: Elena; Polluce; Zeus .
Titolo (SGTT)
Giove in forma di cigno con Elena e Polluce
SGT
SGTI:
Zeus trasformato in cigno con Elena e Polluce
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
316
DTZ
DTZG:
XVIII
Cronologia (DT)
DTZS:
inizio
DTM:
data
DTSI:
1707
DTSV:
ca
DTSF:
1707
DTSL:
ca
MTC
MTC:
marmo
Notizie storico-critiche (NSC)
I due gruppi scultorei vennero realizzati rispettivamente dai due scultori genovesi Bernardo Schiaffino e Francesco Biggi, probabilmente in entrambi i casi a partire da un disegno di Domenico Parodi, il pittore che realizza gli affreschi e guida la regia decorativa di questo ambiente. Domenico Parodi è il figlio del grande scultore di età barocca Filippo Parodi, e da questi apprende l’arte di scolpire il marmo e pensare, anche nella realizzazione dei sui affreschi, in tre dimensioni, dando plasticità e monumentalità alle forme. Le due sculture dovevano essere in origine due fontane - l'acqua sgorgava da un piccolo tubo nascosto dentro le fauci dei due animali - ed erano collocate nel piccolo "ninfeo da interno" voluto da Anton Giulio secondo Brignole-Sale all'interno di questo mezzanino. Qui, infatti, trasformando ambienti normalmente di servizio, entro il 1710 il committente si fece allestire un appartamento privato e totalmente esclusivo, impreziosito da lussuosi arredi e ricche decorazioni. La scelta dei soggetti è motivata dal fatto che entrambi gli episodi costituiscono due punti nodali, di inizio e fine, di una narrazione che investe per intero la stanza, comprese le ante lignee degli armadi a muro, e che ripercorre gli episodi salienti che segnano le mitiche origini di Roma: quindi la nascita di Elena, l’attribuzione da parte di Paride del pomo “della discordia” a Venere, il rapimento di Elena da parte di Paridi e, di fronte, la fuga di Enea da Troia, per arrivare, infine, alla nascita di Romolo e Remo.

Opere e Oggetti d'Arte