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Il Doge Giacomo Durazzo accoglie il Cardinale Morone nel porto di Genova

Museo di Sant’Agostino
Definizione bene (OGT)
OGTD:
affresco
Identificazione (OGTV):
ciclo
Autore (AUT)
AUTN:
Tavarone, Lazzaro
AUTA:
1556-1640
Titolo (SGTT)
Il Doge Giacomo Durazzo accoglie il Cardinal Morone nel porto di Genova
SGT
SGTI:
Giacomo Durazzo; Cardinale Morone
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 111
DTZ
DTZG:
XVI
Cronologia (DT)
DTZS:
ultimo quarto
DTSI:
1576
DTSF:
1600
MTC
MTC:
affresco
Notizie storico-critiche (NSC)
Questo affresco, staccato da una villa dei Durazzo assieme ad altri quattro, viene attribuito, non in modo unanime, a Lazzaro Tavarone, pittore manierista fortemente influenzato dall’opera di Luca Cambiaso, del quale fu a lungo allievo e collaboratore. La scena fa riferimento a un ciclo di affreschi che celebrava le attività di Giacomo, primo Doge della famiglia, esule dall’omonima città, presa dai turchi, e presente a Genova dalla fine del 1300. Il Cardinale Morone fu una figura importante nella corte papale di metà Cinquecento, ricoprendo numerosi incarichi relativi soprattutto al rapporto con l’eresia luterana e venendo egli stesso accusato di luteranesimo. L'accusa venne poi ritirata, consentendo al Morone di ritornare alle proprie attività. La sua presenza a Genova è relativa alla preoccupazione che il papato aveva nei confronti dell’inquieta città e nel timore di un distacco genovese dallo stretto legame con la cattolicissima Spagna.

Opere e Oggetti d'Arte