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Immacolata

Museo di Sant’Agostino
OGT
OGTD:
scultura
Autore (AUT)
AUTR:
scultore
AUTN:
Anonimo
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Opera in avorio raffigurante Maria Immacolata. I festanti angioletti rimandano alle realizzazioni del barocco genovese. Il terribile aspetto del demonio contrasta con il dolce sorriso della Madonna.
DES
DESS:
Personaggi: Madonna. Figure: putti; serpente
SGT
SGTI:
Madonna
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 146
DTZ
DTZG:
XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSI:
1650
DTSV:
post
DTSF:
1700
DTSL:
ante
MTC
MTC:
Avorio lavorato a incisione
Notizie storico-critiche (NSC)
L'opera è forse la creazione di un artista nordico, come lascerebbe intuire la complicata acconciatura dei capelli, ma ipoteticamente operante a Genova, fra le principali sedi per la lavorazione di questo tipo di materiale. In Italia gli artisti dell’avorio erano numerosi e quasi sempre, come i colleghi stranieri, producevano opere lavorando molti materiali diversi tra cui i lapidei, il legno, i metalli. Purtroppo quasi nessuno firmava e/o datava le proprie realizzazioni. A noi rimane l’ammirazione per un riconosciuto capolavoro fra gli avori del tempo e un quesito scientifico sul quale lavorare a fondo. I festanti angioletti riconducono alle realizzazioni del barocco genovese, mentre alcuni dettagli, come la complicata acconciatura, riconducono a una manifattura nordica.