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Evangelista

Museo Giannettino Luxoro
OGT
OGTD:
dipinto
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
L'evangelista, raffigurato di tre quarti, potrebbe identificarsi con san Matteo o san Giovanni; l'uomo, dai lineamenti giovani e delicati, regge con la mano sinistra un grande libro dalle pagine accartocciate agli angoli, mentre con la destra tiene un pennino, stringendolo tra le dita.
Titolo (SGTT)
Evangelista
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
M. G. L. 425
DTZ
DTZG:
sec. XVIII
Cronologia (DT)
DTSI:
1701
DTSV:
post
DTSF:
1800
DTSL:
ante
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto è genericamente attribuito ad anonimo del XVIII secolo nell'inventario del 1947 ed è riconducibile all'ambiente napoletano di matrice caravaggesca. Come per il suo pendant, M.G.L. 406, l'anonimo autore è aggiornato sulla lezione caravaggesca e in particolare sulla traduzione che ne fanno alcuni artisti napoletani come Caracciolo e Ribera, le cui tele sono presenti nelle maggiori collezioni italiane e straniere. Difficile individuare la mano dell'artista e la provenienza dell'opera, anche se l'iconografia riflette alcune soluzioni molto diffuse in area napoletana, genovese e piemontese. il forte realismo e l'utilizzo teatrale della luce è volto a sottolineare l'espressione di delicato stupore della figura che guarda verso l'alto, in direzione della fonte luminosa.