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Allegoria dell'Estate

Museo Giannettino Luxoro
OGT
OGTD:
dipinto
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Il dipinto raffigura una fanciulla ritratta a mezzo busto, di tre quarti con il volto che guarda verso lo spettatore. La giovane donna, da interpretare come allegoria dell'estate, non regge come di consueto la fiaccola che ne contraddistingue l'iconografia classica, ma tiene tra le mani alcuni fiori davanti al petto. I lunghi capelli biondi sono riccamente acconciati con fiori e perle, mentre la veste dai toni pastello ricade abbondante intorno al busto con pieghe morbide, mentre tocchi di bianco ne evidenziano i giochi di luce e ombra.
Titolo (SGTT)
Allegoria dell'Estate
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
M. G. L. 1401
DTZ
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
DTSI:
1650
DTSV:
post
DTSF:
1700
DTSL:
ante
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
L'immagine rimanda, da un punto di vista iconografico, ai modelli descritti dal Ripa nel suo celebre repertorio. L'autore è un pittore molto vicino alla bottega dei Piola, per la particolare ricchezza cromatica, il tratto elegante, nonché la fisionomia della figura, che ricorda da vicino le fanciulle elaborate da Domenico, anche se probabilmente non si tratta della sua mano. Viste le caratteristiche cromatiche e stilistiche possiamo fare il nome del figlio di Domenico, Paolo Gerolamo, così come quello di Anton Maria Piola. Si riconoscono, tra i tratti distintivi del dipinto, la particolare resa della mano, volta con eleganza verso lo spettatore, con dita affusolate e il dorso carnoso, così come il taglio degli occhi così tipico del pennello di Domenico e della sua cerchia. Resta però incerta la resa del profilo del viso, del taglio del mento e del collo, poco definiti e meno eleganti rispetto alle opere del maestro. E' possibile che il dipinto sia stato ridotto di dimensione.