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Frati camaldolesi in preghiera

Museo Giannettino Luxoro
OGT
OGTD:
dipinto
Autore (AUT)
AUTR:
Autore del paesaggio
AUTN:
Magnasco Alessandro
AUTA:
1667/1749
AUTH:
00001010
AUTS:
attribuito
AUTM:
analisi stilistica
AUTN:
Peruzzini, Francesco Antonio
AUTA:
Ancona, 1668 - 1724
Titolo (SGTT)
frati camaldolesi in preghiera
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
M. G. L. 1331
DTZ
DTZG:
sec. XVIII
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1701
DTSV:
post
DTSF:
1750
DTSL:
ante
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Nell'inventario il dipinto figura come opera di Alessandro magnasco, anche se ultimamente la critica considera la possibilità che si tratti di una collaborazione tra il pittore e Antonio Francesco Peruzzini, con il quale collabora in modo continuativo fino al 1716. Resta evidente il debito di Magnasco nei confronti del paesaggista conosciuto a Firenze in particolare nella resa del paesaggio, con piccoli tocchi di colore impreziositi da tocchi di luce che sottolineano le fronde degli alberi e le cortecce nodose. Di mano sicuramente del Magnasco sono le figurette dei frati immersi nel paesaggio boscoso, contraddistinte da gesti teatrali e tratti nervosi, caratteri riconoscibili in altri dipinti del Peruzzini, nei quali si registra una collaborazione tra i due. Evidente inoltre lo studio delle opere di Salvator Rosa operato alla corte fiorentina per la resa del paesaggio. Vista l'assenza del tratto rapido e nervoso, assunto solo dopo il ritorno a Genova nel 1735, ritengo che il dipinto del Luxoro possa datarsi intorno al secondo decennio del Settecento, quando è più intensa la collaborazione con il Peruzzini.

Persona