Orologio notturno-diurno a proiezione caratterizzato dalla monumentale forma architettonica tipica dell'ambiente romano: con base articolata in sporgenze e rientranze, su cui si imposta la mostra a forma rettangolare, simulante il frontone di una cappella, con colonne laterali, fastigio a forma di timpano curvilineo e alta edicola centrale, che ospita, celato da uno sportello ligneo scorrevole, il dispositivo per proiettare le ore sulla parete durante la notte. Due ghirlande in bronzo dorato, sostenute al centro da una cartella a forma di scudo, sono sospese alle pareti laterali del timpano. Probabilmente era decorato da altri elementi in metallo o pietre dure. La mostra in rame dipinto ospita il quadrante per le ore diurne in metallo dorato con cifre romane incise. L'orologio proiettava le ore notturne mediante un congegno simile a una lanterna magica, creata appositamente da Giuseppe Campani. Successivamente, in concomitanza con l'arrivo a Genova dell'orologio, Ganzinotto ne modificò il meccanismo aggiungendo lo svegliarino.
SGT
SGTI:
allegoria del Tempo
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
G.P.B.2533
DTZ
DTZG:
XVIII
Cronologia (DT)
DTZS:
inizio
DTM:
iscrizione
DTSI:
1701
DTSF:
1710
MTC
MTC:
cassa in pero ebanizzato, tagliato, bronzo fuso, mostra in rame dipinto
Notizie storico-critiche (NSC)
La mostra in rame dipinto presenta al centro, circondato da un brano di cielo su cui, agli angoli, sono state disposte quattro testine prive di corpo con le guance gonfie simboleggianti i venti, il quadrante con le cifre romane a giorno, su cui è stata dipinta una scena mitologica, dove il Tempo è raffigurato mentre indica un personaggio femminile appena entrato in un piccolo vano, identificabile, per la presenza della lancia e dell'armatura, nella dea Minerva, protrettrice delle scienze e delle arti, una giovane donna languidamente assisa su un trono, rappresentata mentre regge nella mano destra alcune mele, e pertanto forse riconoscibile in Venere. Questa composizione, che potrebbe ipoteticamente simboleggiare la vittoria con il trascorrere del tempo della sapienza sulla bellezza e l'amore terreno, palesa nella ponderata ed equilibrata postura dei personaggi, nell'elegante andamento delle vesti, nel modo di delineare i volti e il corpo maschile, la presenza di una mano appartenente a un artista attivo a Roma, verosimilmente verso la fine degli anni Settanta e l'inizio del nono decennio del XVIII secolo, all'interno dell'entourage di Carla Maratta e strettamente legato ai suoi classici modelli, tanto che non si esclude che possa essersi formato presso di ului. Dagli esiti maratteschi, sia la preziosa e accesa gamma cromatica, impreziosita, in corrispondenza dei toni del blu, del giallo e del bianco, da riflessi che accompagnano la disposizionedelle pieghe, suggerendole, sia la stresura dei passaggi chiaroscurali utilizzati per esaltare la matericità delle stoffe, la lucentezza dei metalli, la morbidezza dell'epidermide e la plasticità dei muscoli.
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCD:
Villa Brignole-Sale di Voltri
PRDU:
1932
PRCT:
villa
PRCQ:
privata
TCL:
luogo di provenienza
PRVS:
Italia
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCM:
Museo Giannettino Luxoro
PRDI:
1932
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
G.P.B.2533
DTZ
DTZG:
XVIII
Cronologia (DT)
DTZS:
inizio
DTM:
iscrizione
DTSI:
1701
DTSF:
1710
Autore (AUT)
AUTR:
autore del meccanismo
AUTM:
firma
AUTN:
Campani, Giuseppe
AUTA:
Castel San Felice, 1635 - Roma, 1715
AUTM:
firma
AUTN:
Ganzinotto, F. C.
AUTA:
Attivo nella prima metà del XVIII secolo
Ambito culturale (ATB)
ATBD:
ambito romano
ATBR:
autore mostra dipinta
ATBM:
analisi stilistica
ATBD:
manifattura genovese
ATBR:
autore di modifiche al meccanismo
ATBM:
firma
MTC
MTC:
cassa in pero ebanizzato, tagliato, bronzo fuso, mostra in rame dipinto
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
92,5
MISL:
61
MISP:
30
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Restauri (RST)
RSTD:
2004
RSTN:
Franco Aguzzi, Francesca Pieri, Roger Bunpus
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Orologio notturno-diurno a proiezione caratterizzato dalla monumentale forma architettonica tipica dell'ambiente romano: con base articolata in sporgenze e rientranze, su cui si imposta la mostra a forma rettangolare, simulante il frontone di una cappella, con colonne laterali, fastigio a forma di timpano curvilineo e alta edicola centrale, che ospita, celato da uno sportello ligneo scorrevole, il dispositivo per proiettare le ore sulla parete durante la notte. Due ghirlande in bronzo dorato, sostenute al centro da una cartella a forma di scudo, sono sospese alle pareti laterali del timpano. Probabilmente era decorato da altri elementi in metallo o pietre dure. La mostra in rame dipinto ospita il quadrante per le ore diurne in metallo dorato con cifre romane incise. L'orologio proiettava le ore notturne mediante un congegno simile a una lanterna magica, creata appositamente da Giuseppe Campani. Successivamente, in concomitanza con l'arrivo a Genova dell'orologio, Ganzinotto ne modificò il meccanismo aggiungendo lo svegliarino.
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
firma
ISRL:
latino
ISRS:
a incisione
ISRT:
corsivo
ISRP:
sul meccanismo di sinistra
ISRI:
Joseph Campanus inuentor/Roma
ISRC:
firma
ISRL:
italiano
ISRS:
a incisione
ISRT:
corsivo
ISRP:
sul meccanismo di destra
ISRI:
F.C. Ganzinotto Genova
Notizie storico-critiche (NSC)
La mostra in rame dipinto presenta al centro, circondato da un brano di cielo su cui, agli angoli, sono state disposte quattro testine prive di corpo con le guance gonfie simboleggianti i venti, il quadrante con le cifre romane a giorno, su cui è stata dipinta una scena mitologica, dove il Tempo è raffigurato mentre indica un personaggio femminile appena entrato in un piccolo vano, identificabile, per la presenza della lancia e dell'armatura, nella dea Minerva, protrettrice delle scienze e delle arti, una giovane donna languidamente assisa su un trono, rappresentata mentre regge nella mano destra alcune mele, e pertanto forse riconoscibile in Venere. Questa composizione, che potrebbe ipoteticamente simboleggiare la vittoria con il trascorrere del tempo della sapienza sulla bellezza e l'amore terreno, palesa nella ponderata ed equilibrata postura dei personaggi, nell'elegante andamento delle vesti, nel modo di delineare i volti e il corpo maschile, la presenza di una mano appartenente a un artista attivo a Roma, verosimilmente verso la fine degli anni Settanta e l'inizio del nono decennio del XVIII secolo, all'interno dell'entourage di Carla Maratta e strettamente legato ai suoi classici modelli, tanto che non si esclude che possa essersi formato presso di ului. Dagli esiti maratteschi, sia la preziosa e accesa gamma cromatica, impreziosita, in corrispondenza dei toni del blu, del giallo e del bianco, da riflessi che accompagnano la disposizionedelle pieghe, suggerendole, sia la stresura dei passaggi chiaroscurali utilizzati per esaltare la matericità delle stoffe, la lucentezza dei metalli, la morbidezza dell'epidermide e la plasticità dei muscoli.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
acquisto
Nome (ACQN):
Villa Brignole-Sale
Data acquisizione (ACQD):
1932
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAA:
Lezzi, Simone
FTAD:
2022
FTAC:
LU_GPB 2533
FTAN:
LU_GPB 2533_0730
FTAF:
jpg
FTAX:
documentazione esistente
FTAP:
fotografia digitale
FTAA:
Lezzi, Simone
FTAD:
2022
FTAC:
LU_GPB 2533
FTAN:
LU_GPB 2533_0731
FTAF:
jpg
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAA:
Lezzi, Simone
FTAD:
2022
FTAC:
LU_GPB 2533
FTAN:
LU_GPB 2533_0728_2
FTAF:
jpg
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAA:
Lezzi, Simone
FTAD:
2022
FTAC:
LU_GPB 2533
FTAN:
LU_GPB 2533_0729
FTAF:
jpg
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Pessa L.
BIBD:
2004
BIBN:
p.38,39,40,49
BIBI:
fig.21,22,23,32
Citazione completa (BIL)
Titolo: I Quaderni "Gli orologi" (Genova) / a cura di Pessa L.
Mostre (MST)
MSTT:
Un'ostinata illusione: la misurazione del tempo e gli orologi Luxoro
MSTL:
Genova
MSTD:
2004
Specifiche di accesso ai dati (ADS)
Profilo di accesso (ADSP):
1
Motivazione (ADSM):
scheda contenente dati liberamente accessibili
Compilazione (CMP)
Data (CMPD):
2005
Nome (CMPN):
Garrone Medea
Funzionario responsabile (FUR)
Pessa Loredana
Aggiornamento - Revisione (AGG)
AGGD:
2023
AGGN:
Loredana Pessa
Osservazioni (OSS)
Il grande orologio notturno è uno dei rarissimi esemplari firmati di orologio a proiezione, una tipologia creata da Giuseppe Campani per la quale ottenne dal Papa un apposito privilegio nel 1668. Grazie a una lente molto potente, l’immagine del quadrante veniva proiettata su una parete o sul soffitto mentre uno scappamento speciale a manovella rendeva silenziosi questi orologi che sembrano anticipare la lanterna magica settecentesca. La forma monumentale del pezzo richiama quella di un altare barocco, mentre la mostra dipinta, raffigurante un’allegoria del trionfo della sapienza è riconducibile a un pittore dell’entourage di Carlo Maratta.