Al centro Cristo seduto, rialzato su una predella, semicoperto da un manto rosso. Due manigoldi ai suoi lati, tra cui un soldato, gli calcano sul capo la corona di spine; un altro personaggio a sinistra, con una lancia e un elmo, lo deride. Dietro di lui si scorgono, in secondo piano, due anziani che osservano e commentano la scena. All'estrema sinistra un vecchio barbuto, con veste verdina e sopraveste dorata, osserva la scena.
DES
DESS:
SOGGETTI SACRI: RELIGIONE PERSONAGGI. CRISTO, SOLDATI ATTRIBUTI: CORONA DI SPINE; : LANCIA, ELMO.
SGT
SGTI:
incoronazione di spine
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
MSA 2510
INVC:
Museo di Sant'Agostino
DTZ
DTZG:
XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
secondo quarto
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1625
DTSV:
post
DTSF:
1638
DTSL:
ante
MTC
MTC:
intonaco dipinto
Notizie storico-critiche (NSC)
Indicato erroneamente (insieme agli altri riquadri con la Flagellazione, Cristo cade sotto la croce, l'Orazione nell'orto di Getsemani) come proveniente dalla chiesa di Santa Maria in Passione, è stato riconosciuto dalla Newcome (Newcome 1983, pp. 323) come appartenente alla decorazione absidale della chiesa dei Santi Giacomo e Filippo, sulla base di alcune fotografie del 1942. la Newcome ipotizza l'attribuzione ad Andrea Ansaldo, collocandola cronologicamente intorno al terzo/quarto decennio del XVII secolo, ritrovando analogie con opere dell'Ansaldo a Villa Spinola di San Pietro a Sampierdarena. La stessa studiosa pone gli affreschi come punto di mediazione tra la vecchia cultura figurativa genovese legata a Tavarone e ai cambiaseschi e le nuove tendenze espresse da Benso, allievo del Paggi. Confermano sostanzialmente l'attribuzione ad Andrea Ansaldo anche Castelnovi e Gavazza (Castelnovi, 1998 p.125; Gavazza, 1989, p. 384-388), mentre M. Priarone, autrice della monografia complessiva su Ansaldo, preferisce attribuirli a Benso (Priarone 2011, p. 365).
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVP:
GE
PRVC:
GENOVA
PRCD:
CHIESA DEI SANTI GIACOMO E FILIPPO
PRCC:
COMPLESSO CONVENTUALE DEI SANTI GIACOMO E FILIPPO
PRDI:
XVII SECOLO
PRDU:
1942/POST 1954/ANTE
PRCT:
chiesa
PRCQ:
domenicana
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
MSA 2510
INVC:
Museo di Sant'Agostino
DTZ
DTZG:
XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
secondo quarto
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1625
DTSV:
post
DTSF:
1638
DTSL:
ante
Autore (AUT)
AUTS:
attribuito
AUTM:
analisi stilistica
AUTN:
Giulio Benso
AUTS:
attribuito
AUTN:
Andrea Ansaldo
AUTA:
Voltri (Genova) 24 agosto 1584 - Genova 1638
ATB
ATBD:
ambito genovese
Altre attribuzioni (AAT)
artista genovese
Altre attribuzioni (AAT)
Altre attribuzioni (AAT):
G. B. Merano?
MTC
MTC:
intonaco dipinto
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
69
MISL:
144
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
discreto
Indicazioni specifiche (STCS):
L'affresco, riportato su tela, presenta numerose abrasioni integrate pittoricamente in sede di restauro.
Restauri (RST)
RSTD:
1942/post 1954/ante
RSTE:
Soprintendenza ai monumenti della Liguria
RSTN:
A. Arrigoni
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Al centro Cristo seduto, rialzato su una predella, semicoperto da un manto rosso. Due manigoldi ai suoi lati, tra cui un soldato, gli calcano sul capo la corona di spine; un altro personaggio a sinistra, con una lancia e un elmo, lo deride. Dietro di lui si scorgono, in secondo piano, due anziani che osservano e commentano la scena. All'estrema sinistra un vecchio barbuto, con veste verdina e sopraveste dorata, osserva la scena.
DES
DESS:
SOGGETTI SACRI: RELIGIONE PERSONAGGI. CRISTO, SOLDATI ATTRIBUTI: CORONA DI SPINE; : LANCIA, ELMO.
Notizie storico-critiche (NSC)
Indicato erroneamente (insieme agli altri riquadri con la Flagellazione, Cristo cade sotto la croce, l'Orazione nell'orto di Getsemani) come proveniente dalla chiesa di Santa Maria in Passione, è stato riconosciuto dalla Newcome (Newcome 1983, pp. 323) come appartenente alla decorazione absidale della chiesa dei Santi Giacomo e Filippo, sulla base di alcune fotografie del 1942. la Newcome ipotizza l'attribuzione ad Andrea Ansaldo, collocandola cronologicamente intorno al terzo/quarto decennio del XVII secolo, ritrovando analogie con opere dell'Ansaldo a Villa Spinola di San Pietro a Sampierdarena. La stessa studiosa pone gli affreschi come punto di mediazione tra la vecchia cultura figurativa genovese legata a Tavarone e ai cambiaseschi e le nuove tendenze espresse da Benso, allievo del Paggi. Confermano sostanzialmente l'attribuzione ad Andrea Ansaldo anche Castelnovi e Gavazza (Castelnovi, 1998 p.125; Gavazza, 1989, p. 384-388), mentre M. Priarone, autrice della monografia complessiva su Ansaldo, preferisce attribuirli a Benso (Priarone 2011, p. 365).
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
VIA GARIBALDI,9
Data acquisizione (ACQD):
BIBL
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Indirizzo (CDGI):
VIA GARIBALDI,9
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAA:
S. Lezzi
FTAD:
2022
FTAN:
026806
FTAT:
Incoronazione di spine
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
M. Newcome
BIBD:
1983
BIBN:
v. LXXI n. 699, p.323
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
E. Gavazza
BIBD:
1989
BIBN:
pp.384-388
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
G. V. Castelnovi
BIBD:
1998
BIBN:
v. II p.125
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
I. Fava
BIBD:
2006
BIBN:
n. 837, p. 443
Citazione completa (BIL)
Titolo: "Arte cristiana" (Milano) / M. Newcome
Citazione completa (BIL)
Citazione completa (BIL):
Titolo: "Lo Spazio Dipinto. Il grande affresco genovese nel Seicento" (Genova) / E. Gavazza
Citazione completa (BIL):
Titolo: "La pittura a Genova e in Liguria" (Genova) / G. V. Castelnovi