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Crocifissione con la Madonna, Maria Maddalena e San Giovanni evangelista

Museo di Sant’Agostino
Definizione bene (OGT)
OGTD:
Scomparto di polittico dipinto
Identificazione (OGTV):
frammento
Denominazione/dedicazione (OGTN)
pala lignea
Autore (AUT)
AUTS:
attribuito
AUTM:
analisi stilistica
AUTN:
Brea, Ludovico
AUTA:
Nizza, 1450 ca. – 1523 ca.
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
In primo piano Gesù, con un perizoma bianco, la corona di spine sul capo e la ferita del costato sanguinante, è crocifisso a una croce liscia, sulla cui sommità un cartiglio recita: "Gesù Nazareno re dei giudei" in ebraico, greco e latino. Ai lati della croce due angioletti sono sospesi in volo. Ai piedi della croce, Maria Maddalena, con i capelli lunghi biondi che le scendono sulle spalle, indossa un abito di broccato dorato con un mantello rosso bordato d'ermellino. A destra, San Giovanni evangelista, con le mani giunte, vestito di blu e con un mantello purpureo, rivolge lo sguardo verso Gesù. Sul lato opposto, la Madonna è raffigurata con un abito rosso e un mantello blu, bordato d'oro, che le copre il capo avvolto in un velo bianco. Sullo sfondo è dipinto un paesaggio collinare con un fiume e borghi fortificati.
DES
DESS:
Soggetti sacri: religione. Personaggi: Madonna; gesù crocifisso; Maria Maddalena; San Giovanni evangelista. Abbigliamento: tunica; mantello.
SGT
SGTI:
Crocifissione con la Madonna, Maria Maddalena e San Giovanni evangelista
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 311
DTZ
DTZG:
XV
Cronologia (DT)
DTZS:
fine
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1490
DTSV:
post
DTSF:
1499
DTSL:
ante
MTC
MTC:
olio su tavola di pioppo
Notizie storico-critiche (NSC)
La tradizione vuole che il polittico sia stato realizzato da Ludovico Brea per Biagio De' Gradi nel 1481, anno del testamento (Soprani 1674, p. 13; Ratti-Soprani 1768, v. L, p.22; Alizeri 1873, v. LI, pp. 291-295). Pur accettando l'attribuzione, gli studiosi ritengono che la crocifissione sia più tarda di circa un decennio. Secondo il testamento gli eredi di Biagio De' Gradi avrebbero dovuto provvedere a completare e a decorare la cappella (De Floriani 1990, p. 39; De Floriani 1991, p. 410; Schwok 2005, pp. 150-151). Tale ipotesi trova conferma anche da un punto di vista stilistico-formale per quanto riguarda l'ampiezza del paesaggio, l'attenzione riservata al gioco di luci e ombre e l'equilibrio della composizione dato dal rapporto spazio-figure (De Floriani 1991, p. 410). Si ritiene che le due tavole raffiguranti rispettivamente San Nicola da Tolentino e San Vincenzo Ferrer con donatore (Praga, Narodni Galerie; cfr. Pujmanova 1987, pp. 84-87; Pujmanova 197, p. 20; De Floriani 1991, p. 410; Tagliaferro 1991, p. 54) e la tavola con San Pietro (scheda 147), appartenessero al polittico della crocifissione.