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San Tommaso d'Aquino fra i santi Agostino, Bartolomeo, Caterina da Siena e Antonio Abate

Museo di Sant’Agostino
Definizione bene (OGT)
OGTD:
trittico dipinto
OGTT:
lignea
Identificazione (OGTV):
frammento
Autore (AUT)
AUTS:
attribuito
AUTR:
pittore
AUTM:
analisi stilistica
AUTN:
Barbagelata, Giovanni
AUTA:
notizie dal 1481 al 1508 ca
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Il polittico, racchiuso in una cornice ottocentesca, è suddiviso in tre scomparti. Il pannello centrale raffigura San Tommaso d'Aquino in trono. Il santo è rappresentato con il saio bianco e il mantello nero; tiene un libro aperto nella mano destra e il modellino di una chiesa nella sinistra. San Paolo e San Pietro, dipinti in piccolo, sussurrano parole nelle sue orecchie. Nello scomparto di sinistra si vedono Sant'Agostino, in abiti vescovili e con il pastorale, e San Bartolomeo, a piedi nudi, riccamente abbigliato e con un coltello tra le mani. Entrambi reggono un libro nella mano destra. Nello scomparto destro Sant'Antonio Abate legge un libro e si appoggia al bastone a T. Accanto a lui è raffigurata Santa Caterina da Siena, che tiene un cuore nella mano sinistra e una croce nell'altra.
DES
DESS:
Soggetti sacri: religione. Personaggi: san Tommaso d'Aquino; sant'Agostino; san Bartolomeo; santa Caterina da Siena; sant'Antonio Abate. Attributi : mantello nero; saio bianco
SGT
SGTI:
San Tommaso d'Aquino fra i santi Agostino, Bartolomeo, Caterina da Siena e Antonio Abate
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 315
DTZ
DTZG:
XV-XVI
Cronologia (DT)
DTZS:
fine/ inizio
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1480
DTSV:
post
DTSF:
1510
DTSL:
ante
MTC
MTC:
olio su tavola di pioppo
Notizie storico-critiche (NSC)
San Tommaso d'Aquino è riconoscibile dalla costituzione robusta e grazie alla presenza dei santi Pietro e Paolo. Secondo la tradizione, infatti, avendo trovato difficoltà nel testo di Isaia, San Tommaso fu aiutato dai due santi (Castelnovi 1982, p. 56). Probabilmente il dipinto proveniva dal convento di Santa Caterina di Finalborgo e si trovava in una chiesa, nel quinto altare della navata sinistra, dedicato appunto a San Tommaso d'Aquino. Commissionata dal terziario domenicano Giorgio della Torre (Castelnovi 1982, p. 56; Murialdo 1982, p. 44), l'opera non ci è prevenuta integra. Plausibile è che, nel tardo Settecento, forse per adattarla a un nuovo altare, sia stata privata della cornice in legno originale e degli scomparti minori. A questo periodo dovrebbe risalire anche il taglio della parte inferiore della tavola centrale e le sue iscrizioni alla base dei due scomparti laterali (Castelnovi 1982, p. 56). L'esiguo numero di opere note del pittore, firmate e datate, è compreso tra il 1498 e il 1500. Risulta perciò difficoltoso collocare cronologicamente il polittico di San Tommaso, variamente datato dagli studiosi tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento (Castelnovi 1951, pp. 219-220; Castelnovi 1982, pp. 56-57; Boskovits 1987, p. 366; De Floriani 1991, pp. 429-431).