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Polittico di San Colombano

Museo di Sant’Agostino
Definizione bene (OGT)
OGTD:
Scomparto di polittico dipinto
Identificazione (OGTV):
frammento
Denominazione/dedicazione (OGTN)
Polittico di San Colombano
Autore (AUT)
AUTS:
attribuito
AUTM:
analisi stilistica
AUTN:
Nicolò da Voltri
AUTA:
Notizie dal 1386 al 1417
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
San Colombano, seduto su un trono coperto da un drappo con decorazioni floreali, è rappresentato frontalmente con le mani guantate e la mitria sul capo, la destra è alzata in atto benedicente e la sinistra regge il pastorale. Il santo indossa una veste bianca e un ricco piviale rosso e oro, chiuso da una spilla dorata su cui è raffigurato il busto di San Pietro.
DES
DESS:
Soggetti sacri: religione. Personaggi: Colombano. Abbigliamento: camice; piviale; fermaglio di piviale; mitria. Oggetti: piviale.
SGT
SGTI:
San Colombano
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 2814/ 3
DTZ
DTZG:
XIV-XV
Cronologia (DT)
DTZS:
fine/ inizio
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1398
DTSV:
post
DTSF:
1404
DTSL:
ante
MTC
MTC:
tempera su tavola
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto costituisce lo scomparto centrale del polittico di San Colombano, probabilmente realizzato per l'omonima chiesa dell'Ospedale dei cronici di Genova. Sebbene in passato la sua attribuzione fosse discussa, attualmente gli studiosi ritengono che sia opera di Nicolò da Voltri. Tuttavia, rimane ancora da chiarire il motivo del differente colore preparatorio delle carni, rosso cupo nella tavola centrale e verde negli altri scomparti (Rotondi 1960, p. 17; Migliorini 1977, pp. 57-59; algeri 1991, p. 58). La datazione del dipinto oscilla tra la fine trecento (Migliorini 1955-1996, pp. 6-7) e gli inizi del quattrocento (Algeri 1991, p. 58). Infatti l'opera è talvolta considerata anteriore, talvolta posteriore rispetto ai polittici dell'annunciazione (Roma, Pinacoteca Vaticana) e di San Pietro (coll. Privata). Lo scomparto centrale del polittico di San Colombano presenta riferimenti alla produzione orafa franco - fiamminga, denunciando, da parte del pittore, una conoscenza non superficiale di tali manifatture, che potrebbe essere spiegata sia grazie ai rapporti tra Genova, la Francia e le Fiandre sia grazie alla presenza nel capoluogo ligure del Maresciallo di Boucicaut (Ameri - Masetti 2006, pp. 21-22).