La pala d'altare è suddivisa in tre scomparti, centinati, lobati e sormontati da cuspidi mediante colonnine. Nello scomparto centrale è rappresentata la Madonna col bambino. La Vergine, girata di tre quarti a sinistra e con lo sguardo rivolto verso l'osservatore, indossa una veste rosso scuro e un mantello blu, di cui si intravede la parte interna color oro; un velo trasparente le cinge il capo e ricade sul petto formando un soggolo. Avvolge il Bambino col braccio destro e lo regge con l'altra mano. Gesù, vestito con una tunica rosa bordata sull'orlo da un gallone dorato, accarezza con la mano destra un cardellino posato sul suo braccio sinistro. In basso un'iscrizione a caratteri d'oro recita: "BARNABAS DE MUTINA PINXIT...". Nello scomparto destro San Nicola di Bari è rappresentato in piedi, in abiti vescovili, rivolto verso la Madonna e il Bambino. Il santo regge un libro nella mano sinistra e il pastorale nella destra. Ai suoi piedi è inginocchiato il donatore, raffigurato di profilo con le mani giunte, in abiti rossi e con un copricapo dello stesso colore. Nella cuspide al di sopra una santa martire coronata è rivolta verso la cuspide centrale, con le mani giunte veste un abito e un mantello rosa. Nello scomparto sinistro, Santa Caterina d'Alessandria tiene la palma del martirio nella mano destra e un libro aperto nella sinistra. La santa, velata, indossa un abito blu con quattro bottoni sul petto e un manto rosa bordato di oro. Ai suoi piedi la donatrice, inginocchiata e con le mani giunte, è raffigurata come una giovane dai capelli biondi, con un abito rosso e il mantello rosso e oro; anch'essa è rivolta verso la tavola centrale. In alto, una santa domenicana tiene un crocifisso nella mano sinistra e un cuore nell'altra mano; lo sguardo è rivolto verso la cuspide centrale dove sono rappresentati Cristo crocifisso, la Madonna e San Giovanni Evangelista. Quest'ultimo, con una veste blu e il mantello rosa, è inginocchiato accanto alla croce con il busto piegato in avanti. Dalla parte opposta la Madonna, con la fronte coperta dal mantello, è seduta e ha il capo rivolto verso sinistra. Indica con la mano destra Cristo, rappresentato con un perizoma bianco e il capo reclinato verso la spalla destra, inchiodato a una croce con un suppedaneo in basso e un cartiglio nella parte superiore.
DES
DESS:
Soggetti sacri: religione. Personaggi: Madonna; Gesù bambino; santa Caterina d'Alessandria; donatrice; san Nicola di Bari; donatore; santa domenicana; santa martire; Cristo; Madonna
Titolo (SGTT)
Madonna del cardellino
SGT
SGTI:
Madonna con bambino e santi, Cristo crocifisso con la Madonna e San Giovanni Evangelista
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 1739
DTZ
DTZG:
XIV
Cronologia (DT)
DTZS:
ultimo quarto
ADT:
1381-1383
DTSI:
1376
DTSV:
post
DTSF:
1400
DTSL:
ante
MTC
MTC:
tempera su tela incollata su tavola di pioppo
Notizie storico-critiche (NSC)
Precedentemente attribuito alla bottega di Barnaba da Modena o a un anonimo, oggi il dipinto è concordemente inserito nel corpus di opere dell'artista modenese, come attestato dall'iscrizione posta nella parte inferiore della tavola centrale. Durante il restauro del1985 non è stato possibile recuperare la data di esecuzione (Tagliaferro 1991, p. 64). A questo proposito, Franco Pesenti ritiene che l'opera sia stata realizzata intorno al 1370, mentre Giuliana Algeri, Laura Tagliaferro e Clario Di Fabio hanno posticipato la datazione di circa un decennio. Questi ultimi, infatti, identificano nei due donatori rappresentati negli scomparti laterali il Doge Nicolò Guarco e la moglie Lina di Francesco Onza d'Oro di Coronata (Pesenti 1987, p. 56; Algeri 1991, pp. 90-91; Tagliaferro 1991, pp. 64-65; Di Fabio 1999, p. 62). Il polittico proviene dalla chiesa di SS. Giacomo e Filippo, cui probabilmente era stato destinato dai committenti, come confermerebbero la presenza di una santa domenicana, di Santa Caterina d'Alessandria, patrona dei Domenicani, e di San Nicola di Bari, il cui braccio era conservato nel convento genovese. Problematiche sono l'identificazioni delle due sante raffigurate nelle cuspidi laterali. Secondo Laura Tagliaferro la santa domenicana potrebbe essere Margherita d'Ungheria, Sant'Agnese da Montepulciano o Santa Caterina da Siena, mentre Giuliana Algeri e Clario Di Fabio proponendo per la prima ipotesi. La santa della cuspide sinistra è invece variamente identificata come una vergine del seguito di Sant'Orsola, come Santa Margherita di Antiochia o genericamente come una santa martire (Algeri, 1991, pp. 90-91; Tagliaferro 1991, p. 65; Di Fabio 1999, p. 62).
Tipo scheda (TSK)
OA
Livello catalogazione (LIR)
I
Identificativo di origine
OA_7325
Codice univoco (NCT)
Codice Regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente (ECP)
S236
Altro codice bene (ACC)
ODY-OA_0030046/ R07
Altri codici (ACC)
Altro codice bene (ACC):
INS9_000129
Schede correlate (ACS)
ACSC:
000129
ACSS:
Numero scheda cartacea
Definizione bene (OGT)
OGTD:
Trittico dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Titolo (SGTT)
Madonna del cardellino
SGT
SGTI:
Madonna con bambino e santi, Cristo crocifisso con la Madonna e San Giovanni Evangelista
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCD:
SS. Giacomo e Filippo
PRCC:
Complesso conventuale dei santi Giacomo e Filippo
PRDI:
sec. XIV?
PRDU:
1861/ante
PRCT:
chiesa
PRCQ:
domenicana
TCL:
luogo di provenienza
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCD:
Accademia Ligustica di Belle Arti
PRCC:
Palazzo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti
PRCU:
Largo Pertini, 4
PRCM:
Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti
PRDI:
1861/post
PRDU:
1893/ante
TCL:
luogo di provenienza
PRVS:
Italia
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCD:
Palazzo Bianco
PRCM:
Galleria di Palazzo Bianco
PRDI:
1893/post
PRDU:
2008/ante
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 1739
DTZ
DTZG:
XIV
Cronologia (DT)
DTZS:
ultimo quarto
ADT:
1381-1383
DTSI:
1376
DTSV:
post
DTSF:
1400
DTSL:
ante
Autore (AUT)
AUTR:
autore
AUTM:
firma
AUTN:
Agocchiari, Barnaba detto da Modena
AUTA:
notizie dal 1361 al 1383
Altre attribuzioni (AAT)
Bottega Barnaba da Modena
Committenza (CMM)
CMMN:
Guarco Nicolò ? Doge di Genova
CMMD:
sec. XIV/ ultimo quarto
CMMF:
tradizione
MTC
MTC:
tempera su tela incollata su tavola di pioppo
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
174
MISL:
147
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Indicazioni specifiche (STCS):
Presenti fori di tarli e craquelure. Mancano l'estremità della cuspide centrale, le colonnine e la cornice.
Restauri (RST)
RSTN_BLOCK:
RUBINACCI P., SILVESTRI N.
RSTD:
1925
RSTN:
RUBINACCI P.
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
La pala d'altare è suddivisa in tre scomparti, centinati, lobati e sormontati da cuspidi mediante colonnine. Nello scomparto centrale è rappresentata la Madonna col bambino. La Vergine, girata di tre quarti a sinistra e con lo sguardo rivolto verso l'osservatore, indossa una veste rosso scuro e un mantello blu, di cui si intravede la parte interna color oro; un velo trasparente le cinge il capo e ricade sul petto formando un soggolo. Avvolge il Bambino col braccio destro e lo regge con l'altra mano. Gesù, vestito con una tunica rosa bordata sull'orlo da un gallone dorato, accarezza con la mano destra un cardellino posato sul suo braccio sinistro. In basso un'iscrizione a caratteri d'oro recita: "BARNABAS DE MUTINA PINXIT...". Nello scomparto destro San Nicola di Bari è rappresentato in piedi, in abiti vescovili, rivolto verso la Madonna e il Bambino. Il santo regge un libro nella mano sinistra e il pastorale nella destra. Ai suoi piedi è inginocchiato il donatore, raffigurato di profilo con le mani giunte, in abiti rossi e con un copricapo dello stesso colore. Nella cuspide al di sopra una santa martire coronata è rivolta verso la cuspide centrale, con le mani giunte veste un abito e un mantello rosa. Nello scomparto sinistro, Santa Caterina d'Alessandria tiene la palma del martirio nella mano destra e un libro aperto nella sinistra. La santa, velata, indossa un abito blu con quattro bottoni sul petto e un manto rosa bordato di oro. Ai suoi piedi la donatrice, inginocchiata e con le mani giunte, è raffigurata come una giovane dai capelli biondi, con un abito rosso e il mantello rosso e oro; anch'essa è rivolta verso la tavola centrale. In alto, una santa domenicana tiene un crocifisso nella mano sinistra e un cuore nell'altra mano; lo sguardo è rivolto verso la cuspide centrale dove sono rappresentati Cristo crocifisso, la Madonna e San Giovanni Evangelista. Quest'ultimo, con una veste blu e il mantello rosa, è inginocchiato accanto alla croce con il busto piegato in avanti. Dalla parte opposta la Madonna, con la fronte coperta dal mantello, è seduta e ha il capo rivolto verso sinistra. Indica con la mano destra Cristo, rappresentato con un perizoma bianco e il capo reclinato verso la spalla destra, inchiodato a una croce con un suppedaneo in basso e un cartiglio nella parte superiore.
DES
DESS:
Soggetti sacri: religione. Personaggi: Madonna; Gesù bambino; santa Caterina d'Alessandria; donatrice; san Nicola di Bari; donatore; santa domenicana; santa martire; Cristo; Madonna
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
documentaria
ISRL:
latino
ISRS:
a pennello
ISRT:
lettere capitali
ISRP:
in basso al centro
ISRI:
BARNABAS DE MUTIN(A) PINXIT
Notizie storico-critiche (NSC)
Precedentemente attribuito alla bottega di Barnaba da Modena o a un anonimo, oggi il dipinto è concordemente inserito nel corpus di opere dell'artista modenese, come attestato dall'iscrizione posta nella parte inferiore della tavola centrale. Durante il restauro del1985 non è stato possibile recuperare la data di esecuzione (Tagliaferro 1991, p. 64). A questo proposito, Franco Pesenti ritiene che l'opera sia stata realizzata intorno al 1370, mentre Giuliana Algeri, Laura Tagliaferro e Clario Di Fabio hanno posticipato la datazione di circa un decennio. Questi ultimi, infatti, identificano nei due donatori rappresentati negli scomparti laterali il Doge Nicolò Guarco e la moglie Lina di Francesco Onza d'Oro di Coronata (Pesenti 1987, p. 56; Algeri 1991, pp. 90-91; Tagliaferro 1991, pp. 64-65; Di Fabio 1999, p. 62). Il polittico proviene dalla chiesa di SS. Giacomo e Filippo, cui probabilmente era stato destinato dai committenti, come confermerebbero la presenza di una santa domenicana, di Santa Caterina d'Alessandria, patrona dei Domenicani, e di San Nicola di Bari, il cui braccio era conservato nel convento genovese. Problematiche sono l'identificazioni delle due sante raffigurate nelle cuspidi laterali. Secondo Laura Tagliaferro la santa domenicana potrebbe essere Margherita d'Ungheria, Sant'Agnese da Montepulciano o Santa Caterina da Siena, mentre Giuliana Algeri e Clario Di Fabio proponendo per la prima ipotesi. La santa della cuspide sinistra è invece variamente identificata come una vergine del seguito di Sant'Orsola, come Santa Margherita di Antiochia o genericamente come una santa martire (Algeri, 1991, pp. 90-91; Tagliaferro 1991, p. 65; Di Fabio 1999, p. 62).
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
deposito
Data acquisizione (ACQD):
1892
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Indirizzo (CDGI):
Via G. Garibaldi, 9
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAA:
Lezzi, Simone
FTAD:
2022
FTAC:
PB 1739
FTAN:
PB 1739
FTAF:
jpg
FTAX:
documentazione allegata
FTAN:
026652
FTAF:
jpg
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
STAGLIENO M./ BELGRANO L. T.
BIBD:
1868
BIBN:
P. 43 N. 14
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
GALLERIA (CIVICA)
BIBD:
[1893]
BIBN:
P. 11 N. 30
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
BELLE ARTI
BIBD:
1931
BIBN:
N. 12 P. 149
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
GROSSO O.
BIBD:
1932
BIBN:
P. 97
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
GROSSO O.
BIBD:
1943
BIBN:
P. 14
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
CATALOGO PROVVISORIO
BIBD:
1950
BIBN:
P. 6
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
CATALOGO PROVVISORIO
BIBD:
1953
BIBN:
P. 6
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
CATALOGO PROVVISORIO
BIBD:
1957
BIBN:
P. 6
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
CATALOGO PROVVISORIO
BIBD:
1961
BIBN:
P. 6
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
CATALOGO PROVVISORIO
BIBD:
1965
BIBN:
P. 6
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
CATALOGO PROVVISORIO
BIBD:
1970
BIBN:
P. 5
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
PESENTI F. R.
BIBD:
1970
BIBN:
V. I P. 72
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
PESENTI F. R.
BIBD:
1987
BIBN:
V. I P. 56
BIBI:
F. 39
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
ALGERI G.
BIBD:
1991
BIBN:
PP. 23, 90-91
BIBI:
F. 6
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
TAGLIAFERRO L.
BIBD:
1991
BIBN:
PP. 62-65
BIBI:
FF. PP. 61-65
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
DI FABIO C.
BIBD:
1999
BIBN:
P. 62
BIBI:
F. P. 62
Citazione completa (BIL)
Titolo: CATALOGO DELL'ESPOSIZONE ARTISTICO ARCHEOLOGICO INDUSTRIALE APERTA NELLE SALE DELL'ACCADEMIA LIGUSTICA (GENOVA) / STAGLIENO M./ BELGRANO L. T.
Citazione completa (BIL)
Citazione completa (BIL):
Titolo: GALLERIA (CIVICA) DI PALAZZO BIANCO. CATALOGO DELLE OPERE D'ARTE ESPOSTE PER SALA (GENOVA) / GALLERIA (CIVICA)
Citazione completa (BIL):
Titolo: GENOVA / BELLE ARTI
Citazione completa (BIL):
Titolo: LE GALLERIE D'ARTE DEL COMUNE DI GENOVA. I PALAZZI BIANCO, ROSSO E TURSI (GENOVA) / GROSSO O.
Citazione completa (BIL):
Titolo: GENOVA / GROSSO O.
Citazione completa (BIL):
Titolo: CATALOGO PROVVISORIO DELLA GALLERIA DI PALAZZO BIANCO (BERGAMO) / CATALOGO PROVVISORIO
Citazione completa (BIL):
Titolo: CATALOGO PROVVISORIO DELLA GALLERIA DI PALAZZO BIANCO (BERGAMO) / CATALOGO PROVVISORIO
Citazione completa (BIL):
Titolo: CATALOGO PROVVISORIO DELLA GALLERIA DI PALAZZO BIANCO (BERGAMO) / CATALOGO PROVVISORIO
Citazione completa (BIL):
Titolo: CATALOGO PROVVISORIO DELLA GALLERIA DI PALAZZO BIANCO (BERGAMO) / CATALOGO PROVVISORIO
Citazione completa (BIL):
Titolo: CATALOGO PROVVISORIO DELLA GALLERIA DI PALAZZO BIANCO (BERGAMO) / CATALOGO PROVVISORIO
Citazione completa (BIL):
Titolo: CATALOGO PROVVISORIO DELLA GALLERIA DI PALAZZO BIANCO (GENOVA) / CATALOGO PROVVISORIO
Citazione completa (BIL):
Titolo: LA PITTURA A GENOVA E IN LIGURIA (GENOVA) / PESENTI F. R.
Citazione completa (BIL):
Titolo: LA PITTURA A GENOVA E IN LIGURIA (GENOVA) / PESENTI F. R.
Citazione completa (BIL):
Titolo: LA PITTURA IN LIGURIA. IL QUATTROCENTO (GENOVA) / ALGERI G.
Citazione completa (BIL):
Titolo: IL DIPINTO E IL SUO ROVESCIO. PROPOSTA DI LETTURA PER DIPINTI A SUPPORTO LIGNEO DELLA GALLERIA DI PALAZZO BIANCO (GENOVA) / TAGLIAFERRO L.
Citazione completa (BIL):
Titolo: EL SIGLO DE LOS GENOVESES E UNA LUNGA STORIA DI ARTE E SPLENDORI NEL PALAZZO DEI DOGI (GENOVA) / DI FABIO C.
Mostre (MST)
MSTL_BLOCK:
GENOVA, GENOVA
MSTD_BLOCK:
1986, 1999
MSTT:
ESPOSIZIONE ARTISTICO ARCHEOLOGICO INDUSTRIALE APERTA NELLE SALE DELL'ACCACEMIA LIGUSTICA
MSTL:
GENOVA
MSTD:
1868
MSTT:
IL DIPINTO E IL SUO ROVESCIO. PROPOSTA DI LETTURA PER DIPINTI A SUPPORTO LIGNEO DELLA GALLERIA DI PALAZZO BIANCO
MSTL:
GENOVA
MSTD:
1986
MSTT:
EL SIGLO DE LOS GENOVESES E UNA LUNGA STORIA DI ARTE E SPLENDORI NEL PALAZZO DEI DOGI
MSTL:
GENOVA
MSTD:
1999
Specifiche di accesso ai dati (ADS)
Profilo di accesso (ADSP):
1
Motivazione (ADSM):
scheda contenente dati liberamente accessibili
Compilazione (CMP)
Data (CMPD):
2008
Nome (CMPN):
Dapelo, G.
Funzionario responsabile (FUR)
P. Persano
Trascrizione per informatizzazione (RVM)
Data (RVMD):
2008
Nome (RVMN):
Dapelo, Gabriella
Osservazioni (OSS)
Questa tavola costituisce un fondamentale documento di passaggio fra le forme pittoriche più decorative, adottate dal pittore nei suoi lavori precedenti, delle quali può costituire un buon esempio la "Madonna con Bambino" della Cattedrale di Ventimiglia, con le preziose lumeggiature dorate del manto della Vergine, e quelle delle sue ultime realizzazioni, più rivolte alla ricerca di effetti volumetrici, come l’affresco con il "Giudizio finale" conservato nella chiesa di Sant’Agostino.