A sinistra del dipinto è raffigurato un palazzo signorile con un ampio porticato e una torretta sormontata da una cuspide; Nella parte centrale del dipinto in primo piano troviamo un giardino all' italiana dove cinque uomini sono intenti alla coltivazione dei fiori, tra questi è raffigurata in abito giallo una nobil donna con un cagnolino; oltre il giardino appare un ampio viale, al centro del quale troviamo una sorta di vasca rettangolare con dei pavoni; oltre il giardino nella parte destra del dipinto è raffigurato un poaesaggio agricolo ove un contadino guida un aratro trascinato da due buoi.
Titolo (SGTT)
Aprile - Primavera in un giardino all'italiana
SGT
SGTI:
primavera e lavori stagionali
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 130
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
DTZ
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
contesto
DTSI:
1614
DTSV:
ca
DTSF:
1615
DTSL:
ca
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il quadro fa parte di una serie di dodici tele raffiguranti le stagioni dell'anno e le relative attività umane, realizzati da Jan Wildens nel corso del suo soggiorno in Italia, protrattosi tra il 1613 e il 1616. Infatti, se molte delle tele sono firmate, almeno tre riportano anche inequivocabilmente la data 1614. Questo ciclo, insieme alle altre opere dell'artista menzionate all'interno di alcuni inventari di collezioni genovesi del Seicento, non fa che confermare la totale credibilità del soggiorno genovese dell'artista in quegli anni.
L'intero ciclo è documentato per la prima volta a Palazzo Rosso alla fine del Settecento, allora attribuito a Gottfried Waals, prima di venire separato nel corso del secolo successivo tra le diverse residenze Brignole-Sale. Questa divisione fece sì che la serie pervenne agli attuali Musei di Strada Nuova non solo incompleta (mancano, infatti, all'appello i mesi di Marzo e Ottobre, rimasti nella villa di famiglia ad Albaro, Dicembre, oggi in collezione privata, e il disperso Febbraio), ma anche in due gruppi distinti, che inizialmente non vennero riconosciuti come parte di un unico ciclo. Fu W. Adler il primo a riconsiderarli in tal senso, escludendo però il "Nobile trattenimento in campagna" (Maggio).
Il mese di Aprile si caratterizza per l'ambientazione in un'elegante villa di campagna, piacevole luogo di residenza in primavera e in estate, e in particolare nel suo giardino ormai in fiore, nel quale si possono distinguere le varie specie floreali.
A sinistra del dipinto è raffigurato un palazzo signorile con un ampio porticato e una torretta sormontata da una cuspide; Nella parte centrale del dipinto in primo piano troviamo un giardino all' italiana dove cinque uomini sono intenti alla coltivazione dei fiori, tra questi è raffigurata in abito giallo una nobil donna con un cagnolino; oltre il giardino appare un ampio viale, al centro del quale troviamo una sorta di vasca rettangolare con dei pavoni; oltre il giardino nella parte destra del dipinto è raffigurato un poaesaggio agricolo ove un contadino guida un aratro trascinato da due buoi.
Notizie storico-critiche (NSC)
Il quadro fa parte di una serie di dodici tele raffiguranti le stagioni dell'anno e le relative attività umane, realizzati da Jan Wildens nel corso del suo soggiorno in Italia, protrattosi tra il 1613 e il 1616. Infatti, se molte delle tele sono firmate, almeno tre riportano anche inequivocabilmente la data 1614. Questo ciclo, insieme alle altre opere dell'artista menzionate all'interno di alcuni inventari di collezioni genovesi del Seicento, non fa che confermare la totale credibilità del soggiorno genovese dell'artista in quegli anni.
L'intero ciclo è documentato per la prima volta a Palazzo Rosso alla fine del Settecento, allora attribuito a Gottfried Waals, prima di venire separato nel corso del secolo successivo tra le diverse residenze Brignole-Sale. Questa divisione fece sì che la serie pervenne agli attuali Musei di Strada Nuova non solo incompleta (mancano, infatti, all'appello i mesi di Marzo e Ottobre, rimasti nella villa di famiglia ad Albaro, Dicembre, oggi in collezione privata, e il disperso Febbraio), ma anche in due gruppi distinti, che inizialmente non vennero riconosciuti come parte di un unico ciclo. Fu W. Adler il primo a riconsiderarli in tal senso, escludendo però il "Nobile trattenimento in campagna" (Maggio).
Il mese di Aprile si caratterizza per l'ambientazione in un'elegante villa di campagna, piacevole luogo di residenza in primavera e in estate, e in particolare nel suo giardino ormai in fiore, nel quale si possono distinguere le varie specie floreali.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
legato
Nome (ACQN):
Maria Brignole-Sale De Ferrari
Data acquisizione (ACQD):
1889
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
NVC
NVCT:
DM
Citazione completa (BIL)
"Catalogo" 1813, p. 14 (Waals); Grosso 1909, p. 24 (De Wael); Grosso 1912, pp. 17-18 (Waals); Grosso 1931, p. 188; Ceriotti 1959, n. 114 (Wildens); Knab 1960, p. 92; Marcenaro 1970, p. 13; Adler 1980, pp. 22-28; Ughetto in Genova 1987, pp. 190-191; Boccardo in Genova 1997, p. 380; Fontana Amoretti, Plomp, 1998, pp. 254-255; Palazzi in "I fiori del Barocco" 2006, p. 114; Besta in "Musei" 2010, p. 64