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Ritratto di dama

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTS:
attribuito
AUTM:
analisi stilistica
AUTN:
Key, Willem Adriaensz
AUTA:
Breda, 1515 ca. - Anversa, 1568
Titolo (SGTT)
Ritratto di dama
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 196
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
DTZ
DTZG:
XVI
Cronologia (DT)
DTZS:
metà
DTSI:
1541
DTSF:
1561
MTC
MTC:
olio su tavola
Notizie storico-critiche (NSC)
La giovane donna ritratta in questo dipinto, sicuramente di condizioni agiate, presenta un abito nero decorato da dettagli dorati, con gorgiera bianca a colletto e cuffia intrecciata terminante in un sottile velo dietro la testa. L'abbigliamento è variamente impreziosito da perle, simbolo codificato di purezza e di fidanzamento (Cavelli Traverso 2003, p. 109). L'elaborazione è sottile e minuziosa, ma non lascia trasparire elementi circa il carattere del personaggio, che infonde, tuttavia, una certa dolcezza. L'attribuzione a Willem Key, artista originario di Brema ma attivo ad Anversa tra gli anni Quaranta e gli anni Sessanta del Cinquecento, venne formulata per la prima volta nel 1962 da Van Puyvelde, dopo che il dipinto era già stato riferito a Holbein, a partire dalla mostra genovese del 1892, e ad Antonio Moro, vero maestro della ritrattistica europea cinquecentesca cui fece riferimento dapprima Frizzoni (1890) e poi anche Jacobsen (1896). Nel 1998 l'opera è stata messa in relazione all'ancora anonimo Maestro del Ritratto di Sabrina van Liere (Fontana Amoretti, Plomp 1998, p. 95). Il dipinto è forse da riconoscere nel "Ritratto di dama, busto di Giovanni Holbein di Basilea" menzionato all'interno della quadreria Brignole-Sale già nel catalogo del 1861. Del resto, è possibile che l'opera sia entrata ancora prima nella collezione, se così va intesa la "Testa di Signora in abito nero, palmi 2:3 x 2:10" segnalata nel catalogo post-1783.

Persona