Quest'opera rientra nella estesa produzione di quadri devozionali, principalmente ad uso domestico, ascrivibile al Sassoferrato. Le sue raffigurazioni della Vergine col Bambino dormiente erano all'epoca molto richieste dai committenti privati, tanto da generare un'importante produzione di copie e versioni, anche di mano dello stesso maestro, che oggi ne rendono difficile la datazione. Tra le principali altre versioni del soggetto si ricordano quelle conservate rispettivamente alla Wallace Collection di Londra, al Louvre, al Saint Louis Art Museum (USA), alla Pinacoteca di Brera, ai Musei Reali di Torino e alla Galleria Nazionale delle Marche. L'iconografia deriva da una composizione di Guido Reni nota tramite un'incisione (New York 1989, p. 86).
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVS:
Francia
PRVC:
Parigi
PRCD:
Hôtel de Matignon
PRCU:
57, rue de Varenne
PRCM:
collezione Maria Brignole-Sale De Ferrari, Duchessa di Galliera
PRDI:
1884
PRDU:
1887
PRCT:
Palazzo
PRCQ:
privato
TCL:
luogo di provenienza
PRVS:
Italia
PRVC:
Genova
PRCD:
Palazzo Rosso
PRDI:
1888
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 280
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
DTZ
DTZG:
sec. XVII
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
Salvi, Giovanni Battista detto il Sassoferrato
AUTA:
1609-1685
MTC
MTC:
olio su tela
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
80
MISL:
64
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Notizie storico-critiche (NSC)
Quest'opera rientra nella estesa produzione di quadri devozionali, principalmente ad uso domestico, ascrivibile al Sassoferrato. Le sue raffigurazioni della Vergine col Bambino dormiente erano all'epoca molto richieste dai committenti privati, tanto da generare un'importante produzione di copie e versioni, anche di mano dello stesso maestro, che oggi ne rendono difficile la datazione. Tra le principali altre versioni del soggetto si ricordano quelle conservate rispettivamente alla Wallace Collection di Londra, al Louvre, al Saint Louis Art Museum (USA), alla Pinacoteca di Brera, ai Musei Reali di Torino e alla Galleria Nazionale delle Marche. L'iconografia deriva da una composizione di Guido Reni nota tramite un'incisione (New York 1989, p. 86).
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
legato
Nome (ACQN):
Maria Brignole-Sale De Ferrari
Data acquisizione (ACQD):
1889
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
COMUNE DI GENOVA
NVC
NVCT:
DM
Citazione completa (BIL)
Galeazzi 1889, p. 439; Frizzoni 1890, p. 123; Genova 1892, p. 131; Jacobsen in Archivio Storico dell'Arte II, 2, 1896, p. 119; Galleria di Palazzo Bianco 1908, p. 19, n. 39; Grosso 1909, p. 36, n. 25; Grosso 1910, p. 60, n. 25; Vitaletti 1911, p. 21; Grosso 1912, p. 48, n. 25; Elenco dei quadri ed oggetti archeologici dei Palazzi Bianco e Rosso 1914, p. 7, n. 25; Grosso 1932, p. 148; New York 1989, pp. 86-89; Sassoferrato 1990, p. 65