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Suonatrice di liuto

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTM:
analisi stilistica
AUTN:
Genovesino, Miradori Luigi
AUTA:
1600/1605 circa - 1656/1657
DES
DESS:
PERSONAGGI: SUONATRICE DI LIUTO. ABBIGLIAMENTO: ABITO, CAMICIA. OGGETTI: LIUTO, TAVOLO, SPARTITO, GIOIELLI, BAULE, SACCO CONTENENTE MONETE D'ORO, TESCHIO.
Titolo (SGTT)
Suonatrice di liuto
SGT
SGTI:
SUONATRICE DI LIUTO
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PR 152
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
DTZ
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTM:
contesto
DTSI:
1639
DTSV:
ca
DTSF:
1641
DTSL:
ca
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto è stato in passato oggetto di diverse proposte attributive, da Gentileschi (Longhi 1916; Voss 1923, 1925; Grosso 1932) a Caravaggio (Suida 1906), ad un anonimo pittore caravaggesco nordico (Longhi 1943). Sarà poi lo stesso Longhi, in occasione della mostra su Caravaggio e i caravaggeschi del 1951, a riconoscere la mano del Genovesino, pittore di origine genovese ma attivo principalmente a Cremona a a partire dal 1639, spesso rimasto ai margini degli studi critici. In una composizione dai toni foschi, spicca il rosso cremisi dell’abito e del nastro per capelli della fanciulla, intenta a pizzicare le corde di un liuto. Accanto a lei si trova un tavolino, sul quale sono stati appoggiati alcuni gioielli e lo spartito musicale che guida la giovane. Da una nicchia nella parete alle spalle della suonatrice spunta un teschio, segno inequivocabile del valore metaforico della scena, che si configura come una tipica immagine di vanitas, volta a raffigurare la vanità delle cose terrene e l’inesorabile scorrere del tempo. Questo tipo di immagini, espresso in diverse varianti, venne affrontato spesso dall'artista nel corso della sua carriera, riscontrando enorme fortuna presso artisti e collezionisti contemporanei.