Il quadro fa parte di una serie di dodici tele raffiguranti le stagioni dell'anno e le relative attività umane, realizzati da Jan Wildens nel corso del suo soggiorno in Italia, protrattosi tra il 1613 e il 1616. Infatti, se molte delle tele sono firmate, almeno tre riportano anche inequivocabilmente la data 1614. Questo ciclo, insieme alle altre opere dell'artista menzionate all'interno di alcuni inventari di collezioni genovesi del Seicento, non fa che confermare la totale credibilità del soggiorno genovese dell'artista in quegli anni.
L'intero ciclo è documentato per la prima volta a Palazzo Rosso alla fine del Settecento, allora attribuito a Gottfried Waals, prima di venire separato nel corso del secolo successivo tra le diverse residenze Brignole-Sale. Questa divisione fece sì che la serie pervenne agli attuali Musei di Strada Nuova non solo incompleta (mancano, infatti, all'appello i mesi di Marzo e Ottobre, rimasti nella villa di famiglia ad Albaro, Dicembre, oggi in collezione privata, e il disperso Febbraio), ma anche in due gruppi distinti, che inizialmente non vennero riconosciuti come parte di un unico ciclo. Fu W. Adler il primo a riconsiderarli in tal senso, escludendo però il dipinto in questione, raffigurante un "Nobile trattenimento in campagna" (mese di Maggio). Il tema del trasferimento della nobiltà in campagna, già emerso nel mese di Aprile, viene qui ripreso in funzione di un gentil trattenimento: all'ombra di un viale alberato, alcuni signori e dame s'intrattengono con letture, musiche e danze, mentre c'è chi, a sinistra, preferisce una gita in barca sul fiume.
Il quadro fa parte di una serie di dodici tele raffiguranti le stagioni dell'anno e le relative attività umane, realizzati da Jan Wildens nel corso del suo soggiorno in Italia, protrattosi tra il 1613 e il 1616. Infatti, se molte delle tele sono firmate, almeno tre riportano anche inequivocabilmente la data 1614. Questo ciclo, insieme alle altre opere dell'artista menzionate all'interno di alcuni inventari di collezioni genovesi del Seicento, non fa che confermare la totale credibilità del soggiorno genovese dell'artista in quegli anni.
L'intero ciclo è documentato per la prima volta a Palazzo Rosso alla fine del Settecento, allora attribuito a Gottfried Waals, prima di venire separato nel corso del secolo successivo tra le diverse residenze Brignole-Sale. Questa divisione fece sì che la serie pervenne agli attuali Musei di Strada Nuova non solo incompleta (mancano, infatti, all'appello i mesi di Marzo e Ottobre, rimasti nella villa di famiglia ad Albaro, Dicembre, oggi in collezione privata, e il disperso Febbraio), ma anche in due gruppi distinti, che inizialmente non vennero riconosciuti come parte di un unico ciclo. Fu W. Adler il primo a riconsiderarli in tal senso, escludendo però il dipinto in questione, raffigurante un "Nobile trattenimento in campagna" (mese di Maggio). Il tema del trasferimento della nobiltà in campagna, già emerso nel mese di Aprile, viene qui ripreso in funzione di un gentil trattenimento: all'ombra di un viale alberato, alcuni signori e dame s'intrattengono con letture, musiche e danze, mentre c'è chi, a sinistra, preferisce una gita in barca sul fiume.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Maria Brignole-Sale De Ferrari
Data acquisizione (ACQD):
1874
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
NVC
NVCT:
DM
Citazione completa (BIL)
Inventario de' quadri...vivente l'Ecc.mo Ridolfo (1770 circa), c. 17v; Catalogo...1813, p. 14; Catalogo...1829, p. 16; Nouveau Guide 1830, p. 147; Alizeri 1846-1847, I, p. 403; Descrizione 1846, III, p. 290; Catalogo...1861, p. 33; Alizeri 1875, p. 169; Grosso 1932, p. 84; Thieme-Becker 1942, XXXV, p. 107; Adler 1980, pp. 22-28, 96-98; Boccardo in Van Dyck 1997, p. 380; Di Fabio 1997, pp. 206-207; Boccardo in Anversa 2003, pp. 158-159; Besta in Musei di Strada Nuova 2010, p. 64