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Ritratto del gioielliere Giacomo Pucci con il figlio Alberto

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTM:
analisi stilistica
AUTN:
Van Dyck, Antoon
AUTA:
1599 - 1641
DES
DESS:
Personaggi: gioielliere Pucci e suo figlio. Abbigliamento: : veste scura da cui spuntano colletto e polsi di garza bianca, mantello nero, cappello a larghe falde; Abbigliamento : veste scura da cui spuntano colletto di garza
Titolo (SGTT)
Ritratto del gioielliere Giacomo Pucci con il figlio Alberto
SGT
SGTI:
Gioielliere Pucci col figlio
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PR 50
INVD:
1910, post
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
DTZ
DTZG:
XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
contesto
DTSI:
1626
DTSV:
ca
DTSF:
1627
DTSL:
ca
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto fa parte della quadreria Brignole-Sale da prima del 1684, anno di redazione dell’inventario dei beni di Gio. Francesco I, nel quale è citato come “Ritratto del gioielliere Pucci e suo figlio di Antonio Vandick”. L’autografia vandyckiana è stata in passato messa in dubbio da Barnes (2004), ma è del tutto plausibile che negli ultimi anni del suo soggiorno genovese, periodo in cui venne realizzata la tela in esame, l’artista si avvalse di collaboratori per condurre a termine le numerose committenze. Il soggetto del ritratto corrisponde a quel “Giacomo Puchi” che partecipò alla “callega”, ossia all’asta pubblica dei beni di Costantino Pinelli, deceduto nell’agosto del 1622, comprando alcuni oggetti in oro e in argento, collegabili al suo mestiere di gioielliere. Accanto a lui compare suo figlio, identificabile con Alberto Pucci, nato il 9 luglio del 1623 e battezzato nella basilica di Nostra Signora delle Vigne, il quartiere degli orafi. (Santamaria in Genova 2018, p. 204)

Persona