Questo dipinto, in cui Cleopatra è colta nell’attimo estremo di farsi mordere da un’aspide, pur di non subire l’onta della sconfitta e della prigionia, fu eseguito dal maestro nell’ultima fase della sua attività, quando, trasferitosi a Bologna dopo la morte di Guido Reni (1642), ne ereditò il ruolo di caposcuola e ne subì l’influsso, orientandosi verso una pittura di stampo classicista, volta a una maggiore idealizzazione delle figure cui si accompagna una progressiva riduzione della gamma cromatica e il frequente ricorso a colori pastello.
La tela ben si accorda con questo rinnovato indirizzo stilistico, giocando abilmente sui toni di solo due tinte: il bianco per le lenzuola e per l’incarnato di Cleopatra e il viola per i cuscini, le cortine dell’alcova, disposte a sipario, come in una rappresentazione teatrale, e le gocce di sangue color di rubino che sgorgano dal petto della regina, che, ormai esangue è languidamente adagiata sulle coltri.
Il dipinto è identificabile con quello citato nel libro dei conti del Guercino come “quadro di Cleopatra” pagato 125 ducati “il 24 marzo 1648 dall’ill.mo mons. Carlo Emanuele Durazzi”, cugino di uno Stefano Durazzo. Egli, come era tradizione per tanti porporati genovesi, ricoprì la carica di cardinale legato nei territori emiliani, soggetti allo stato pontificio. Tale continuità istituzionale - se non era genovese il legato, lo era probabilmente il vice legato - spiega la gran fortuna della pittura emiliana del seicento nelle collezioni della città ligure.
Alla metà del settecento dai Durazzo, attraverso vari passaggi ereditari, il quadro passò infine nella collezione di Gio. Francesco II Brignole–Sale, che la collocò nella quadreria del secondo piano nobile di Palazzo Rosso.
Non sono ancora state chiarite le modalità del passaggio di proprietà dagli eredi di Carlo Emanuele II Durazzo, per il quale l'opera venne eseguita, alla quadreria di Gio. Francesco II Brignole-Sale a Palazzo Rosso, dove comparve già nel catalogo del 1756.
L'accurato restauro del 1991 ha riportato l'opera alla sua raffinatissima e pur limitata gamma cromatica.
Sono da segnalare i disegni in relazione a questo dipinto: quello interrogativamente attribuito a Guercino conservato a Besancon (inv. N. D. 2266), a penna e inchiostro, mostra la regina sdraiata su un fianco, la testa appoggiata a sinistra e nella destra - con maggior rispetto della fonte letteraria- l'aspide: se va riferito all'opera di Palazzo Rosso, si tratta di uno studio iniziale. Più interessanti gli altri due fogli, quello della collezione P. E n de Boer di Amsterdam, a penna e inchiostro, e quello di collezione privata statunitense. Nel disegno olandese risulta definito soprattutto il busto di Cleopatra, mentre non sembra che l'artista intendesse rappresentarla completamente sdraiata. Questo particolare è, invece, evidente nel disegno americano, dove compaiono anche il cuscino con le nappe e le cortine.
Questo dipinto, in cui Cleopatra è colta nell’attimo estremo di farsi mordere da un’aspide, pur di non subire l’onta della sconfitta e della prigionia, fu eseguito dal maestro nell’ultima fase della sua attività, quando, trasferitosi a Bologna dopo la morte di Guido Reni (1642), ne ereditò il ruolo di caposcuola e ne subì l’influsso, orientandosi verso una pittura di stampo classicista, volta a una maggiore idealizzazione delle figure cui si accompagna una progressiva riduzione della gamma cromatica e il frequente ricorso a colori pastello.
La tela ben si accorda con questo rinnovato indirizzo stilistico, giocando abilmente sui toni di solo due tinte: il bianco per le lenzuola e per l’incarnato di Cleopatra e il viola per i cuscini, le cortine dell’alcova, disposte a sipario, come in una rappresentazione teatrale, e le gocce di sangue color di rubino che sgorgano dal petto della regina, che, ormai esangue è languidamente adagiata sulle coltri.
Il dipinto è identificabile con quello citato nel libro dei conti del Guercino come “quadro di Cleopatra” pagato 125 ducati “il 24 marzo 1648 dall’ill.mo mons. Carlo Emanuele Durazzi”, cugino di uno Stefano Durazzo. Egli, come era tradizione per tanti porporati genovesi, ricoprì la carica di cardinale legato nei territori emiliani, soggetti allo stato pontificio. Tale continuità istituzionale - se non era genovese il legato, lo era probabilmente il vice legato - spiega la gran fortuna della pittura emiliana del seicento nelle collezioni della città ligure.
Alla metà del settecento dai Durazzo, attraverso vari passaggi ereditari, il quadro passò infine nella collezione di Gio. Francesco II Brignole–Sale, che la collocò nella quadreria del secondo piano nobile di Palazzo Rosso.
Non sono ancora state chiarite le modalità del passaggio di proprietà dagli eredi di Carlo Emanuele II Durazzo, per il quale l'opera venne eseguita, alla quadreria di Gio. Francesco II Brignole-Sale a Palazzo Rosso, dove comparve già nel catalogo del 1756.
L'accurato restauro del 1991 ha riportato l'opera alla sua raffinatissima e pur limitata gamma cromatica.
Sono da segnalare i disegni in relazione a questo dipinto: quello interrogativamente attribuito a Guercino conservato a Besancon (inv. N. D. 2266), a penna e inchiostro, mostra la regina sdraiata su un fianco, la testa appoggiata a sinistra e nella destra - con maggior rispetto della fonte letteraria- l'aspide: se va riferito all'opera di Palazzo Rosso, si tratta di uno studio iniziale. Più interessanti gli altri due fogli, quello della collezione P. E n de Boer di Amsterdam, a penna e inchiostro, e quello di collezione privata statunitense. Nel disegno olandese risulta definito soprattutto il busto di Cleopatra, mentre non sembra che l'artista intendesse rappresentarla completamente sdraiata. Questo particolare è, invece, evidente nel disegno americano, dove compaiono anche il cuscino con le nappe e le cortine.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Brignole-Sale De Ferrari Maria
Data acquisizione (ACQD):
1874
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
NVC
NVCT:
DM
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAA:
Lezzi, Simone
FTAD:
2022
FTAC:
PR_016
FTAN:
PR_016_3913
FTAF:
jpg
FTAX:
documentazione allegata
FTAN:
010445
FTAF:
jpg
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
010447
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
18678/NEG AFBA B 87/3
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
18679/NEG ALINARI 15406
FTAT:
Prima del restauro
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
18679/NEG 4737/8
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
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"Musei di Strada Nuova a Genova" p. 34 n. 9
Citazione completa (BIL)
Titolo: Felsina pittrice (Bologna) / Malvasia G.
Citazione completa (BIL)
Citazione completa (BIL):
Titolo: Pitture e quadri del Palazzo Brignole (Genova)
Citazione completa (BIL):
Titolo: Istruzione di quanto può vedersi di più bello in Genova in pittura, scultura ed architettura (Genova) / Ratti C. G.
Citazione completa (BIL):
Titolo: Instruzione di quanto può vedersi di più bello in Genova in pittura, scultura ed architettura (Genova) / Ratti C. G.
Citazione completa (BIL):
Notizie della vita e delle opere di Gio. Francesco Barbieri detto il Guercino da cento (Bologna) / Calvi J. A.
Citazione completa (BIL):
Titolo: Catalogo dei quadri appartenenti al sig. Conte Brignole-Sale (Genova)
Citazione completa (BIL):
Titolo: Descrizione della città di Genova da un anonimo del 1818 (ed. Genova) / Poleggi E. - F. (a cura di)
Citazione completa (BIL):
Titolo: Catalogo dei quadri appartenenti al sig. Marchese Antonio Brignole-Sale quali esistono nel di lui Palazzo in Genova detto il (Genova)
Citazione completa (BIL):
Titolo: Guida artistica per la città di Genova (Genova) / Alizeri F.
Citazione completa (BIL):
Titolo: Catalogo dei quadri appartenenti al sig. Marchese Antonio Brignole-Sale quali esistono nel di lui Palazzo in Genova detto il (Genova)
Citazione completa (BIL):
Titolo: Intorno alla vita e alle opere di G. F. Barbieri detto il Guercino da cento (Roma) / Atti g.
Citazione completa (BIL):
Titolo: Der Cicerone. Eine einleitung zum genuss der kunstwerke italiens (basel (firenze)) / Burckhardt E.
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Titolo: Guida illustrativa del cittadino e del forestiero per la città di Genova (Genova) / Alizeri F.
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Titolo: Le gallerie Brignole-Sale De Ferrari in Genova / Jacobsen E.
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Titolo: Genua (Leipzig) / Suida W.
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Titolo: Catalogo delle gallerie di Palazzo Bianco e Rosso (Genova) / Grosso O.
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Titolo: Catalogo delle gallerie di Palazzo Bianco e Rosso (Genova) / Grosso O.
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Titolo: Gemalde und zeichnungen in Genua / Jacobsen E.
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Titolo: La galleria di Palazzo Rosso (Milano) / Grosso O.
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Titolo: Le gallerie d'arte del Comune di Genova (Genova) / Grosso O.
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Titolo: Il Guercino (Bologna) / Barbanti Grimaldi N.
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Titolo: Galleria di Palazzo Rosso, catalogo provvisorio (Genova)
Citazione completa (BIL):
Titolo: Galleria di Palazzo Rosso, catalogo provvisorio (Genova)
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Titolo: Il Guercino (Giovanni Francesco Barbieri, 1591 - 1666) (Bologna) / Barbanti Grimaldi N.
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Titolo: The individuality of Guercino / Sutton D.
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Titolo: In "il Guercino (Giovanni Francesco Barbieri, 1591-1666)", catalogo della mostra (Bologna) / Mahon D. (a cura di)
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Titolo: Giovanni Francesco Barbieri "il Guercino" / Perez Sanchez A. E.
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Titolo: Guida alla galleria di Palazzo Rosso (Genova) / Tagliaferro L.
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Titolo: Artemisia Gentileschi. The image of female hero in the italian Baroque art (Princeton) / Garrand M. D.
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Titolo: Galleria di Palazzo Rosso (Genova) / Boccardo P.
Citazione completa (BIL):
Titolo: In "Giovanni Francesco Barbieri "il Guercino", 1591-1666", catalogo della mostra (Bologna) / Mahon D.
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Titolo: Katalog der ausgestallten zeichnungen (Bologna) / Mahon D.
Citazione completa (BIL):
Titolo: Guercino. Catalogo completo delle opere (Firenze) / Stone D. M.
Citazione completa (BIL):
Titolo: Guercino master draftsman (Harvard - Bologna) / Stone D. M.
Citazione completa (BIL):
Titolo: Guercino (1591-1666). Drawings from dutch collections (Gravenhage) / Van Tuyll Van Serooskerken C.
Citazione completa (BIL):
Titolo:Guercino (Milano) / Zuffi s.
Citazione completa (BIL):
Titolo: In "Guercino. Master painter of the Baroque", catalogo della mostra (Washington) / Mahon D.
Citazione completa (BIL):
Titolo: In "Genova e Guercino. Dipinti e disegni delle civiche collezioni", catalogo della mostra (Genova) / Boccardo P.
Citazione completa (BIL):
Titolo: Per l'itinerario culturale di un Doge di Genova: Gio. Francesco Brignole-Sale (Genova) / Tagliaferro L.
Citazione completa (BIL):
Titolo: In "el siglo de los genoveses e una lunga storia di arte e splendori nel palazzo dei dogi", catalogo della mostra (Milano) / Serra A.
Mostre (MST)
MSTL_BLOCK:
Washington, Francoforte, Bologna
MSTD_BLOCK:
1992, 1991-1992, 1991
MSTT:
Il Guercino (Giovanni Francesco Barbieri, 1591-1666)
MSTL:
Bologna
MSTD:
1968
MSTT:
Genova e Guercino. Dipinti e disegni delle civiche collezioni
MSTL:
Genova
MSTD:
1992
MSTT:
El siglo de los genoveses e una lunga storia di arte e splendore nel palazzo dei dogi