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Ritratto di Pietro Andrea Mattioli

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTM:
sigla
AUTN:
Bonvicino, Alessandro detto il Moretto
AUTA:
1498-1554
DES
DESS:
Personaggi: Piero Andrea Mattiolo. Abbigliamento: camicia, giubbotto, sopravveste, guanti. Oggetti: tavolo, libro, fiori, rampicanti.
Titolo (SGTT)
Ritratto di Pietro Andrea Mattioli
SGT
SGTI:
Ritratto maschile
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PR 46
INVD:
POST 1910
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
DTZ
DTZG:
sec. XVI
Cronologia (DT)
DTZS:
secondo quarto
DTM:
data
DTSI:
1533
DTSF:
1533
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto, datato 1533, è citato nella Guida di Alizeri con attribuzione a Moretto, tendenzialmente accettata anche dalla critica successiva, salvo alcune eccezioni (Frizzoni 1896; Morelli 1897; Jacobsen 1911; Passoni 2018). Molto più complessa fu l'identificazione del personaggio effigiato, che fu in passato oggetto di accurati studi: inizialmente definito genericamente "medico" o "botanico", venne poi associato a Vincenzo Maggi dal Venturi e da Ugo da Como. Mattirolo, non persuaso da questa interpretazione, fu il primo a identificarlo, per via del motto greco e della presenza dei fiori (mughetto , rosa centifolia), oltre all'edera sullo sfondo, con Pietro Andrea Mattioli, effettivamente medico e botanico di origine senese, traduttore dal greco del "Dioscoride" nel 1544. Il motto è stato tradotto con "sollievo della mente", a significare che l'uomo trova ristoro nello studio della natura. Tra il 1533 e il 1539, infatti, Mattioli risiedeva alla corte del principe vescovo Bernardo Cles, che aveva da poco fatto ristrutturare il Castello del Buonconsiglio, facendovi aggiungere il celebre "Magno Palazzo". Quest'ultimo fu oggetto di un poema in 445 ottave dedicato alla celebrazione della nuova ala del Castello, scritto proprio da Mattioli entro il 1536 e questi pubblicato nel 1539 (Trento 2023, p. 61).