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Adorazione dei Magi

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTM:
analisi stilistica
AUTN:
De' Pitati, Bonifacio detto Bonifacio Veronese
AUTA:
1487-1553
DES
DESS:
PERSONAGGI: MADONNA, GESU' BAMBINO, SAN GIUSEPPE, MAGI, PASTORI. ABBIGLIAMENTO: VESTE, VELO; VESTE; VESTI, MANTELLI, TURBANTI; ABBIGLIAMEN
Titolo (SGTT)
L'adorazione dei Magi
SGT
SGTI:
ADORAZIONE DEI MAGI
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PR 82
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
DTZ
DTZG:
sec. XVI
Cronologia (DT)
DTZS:
secondo quarto
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1540
DTSV:
post
DTSF:
1545
DTSL:
ante
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Dopo l'arrivo a Palazzo Rosso, la tela mantenne l'attribuzione a Palma il Vecchio fino all'ultimo catalogo della collezione precedente la donazione alla città di Genova, stilato nel 1861, nel quale ritornò il riferimento a Bonifacio veronese, ripreso, poi, da Jacobsen e da Suida. Nel 1903 Wickhoff attribuì l'opera ad Antonio Palma, paragonando tipologia e atteggiamento delle figure a quelle del dipinto raffigurante la Resurrezione della Staatsgalerie di Stoccarda, firmata dallo stesso maestro. Di proprietà della Pinacoteca di Brera a Milano (inv. 167), ma in deposito a Palazzo Madama di Roma, è un'Adorazione dei Magi attribuita a Bonifacio veronese con la collaborazione di Antonio Palma, la quale è da ritenersi una replica con varianti del dipinto genovese. Il soggetto era, comunque, molto praticato dallo stesso Bonifacio, come testimoniato dalle dieci Adorazioni menzionate da Senargiotto (1882). Per quanto concerne la datazione, utili elementi provengono dal confronto con l'Adorazione dei Magi dipinta da Bonifacio per il Palazzo dei Camerlenghi di Comun a Rialto (1529) e con quella proveniente dalla stanza del Magistrato alle Entrate (1544). Ambientazione e plasticità delle figure inducono a riferire il dipinto genovese ai primi anni del quinto decennio del Cinquecento.