PERSONAGGI:UOMO. ABBIGLIAMENTO: VESTE, SOPRAVVESTE, FODERATA DI PELLICCIA
Titolo (SGTT)
Ritratto di anziano
SGT
SGTI:
Ritratto maschile
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PR 98
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
DTZ
DTZG:
sec. XVI
Cronologia (DT)
DTZS:
secondo quarto
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1525
DTSV:
ca
DTSF:
1535
DTSL:
ca
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il presente ritratto, il cui soggetto resta tuttora sconosciuto, venne probabilmente realizzato da Paris Bordon in una fase di passaggio della sua carriera, tra la fine degli anni Venti e l'inizio dei Trenta del Cinquecento, caratterizzata da un netto distacco dalla sua prima formazione avvenuta all'ombra di Tiziano, il quale, secondo Vasari, aveva deluso il giovane trevisano per lo scarso interesse dimostrato nei confronti degli allievi. Se l'attribuzione dell'opera a Bordon ha da sempre incontrato l'accordo degli autori, fin dai primi inventari, e degli studiosi - salvo Burckhardt, che nel 1892 lo riferì a Bassano - del tutto inaspettato fu scoprire, grazie al restauro condotto nel 2004, che al sotto del ritratto oggi visibile si trova ciò che resta di una prima stesura pittorica, apparentemente raffigurante un Cristo Crocifisso, successivamente coperta per permettere il reimpiego della tela. Quest'ultima, peraltro, venne ad un certo punto ridotta nelle dimensioni, su tutti i lati: quest'intervento portò al drastico taglio in senso longitudinale della mano sinistra dell'effigiato, che, in un momento successivo, venne addirittura coperta da una ridipintura. Non rimanendo, ormai, quasi nulla della materia pittorica originaria, nel corso del restauro del 2004 quell'area è stata, infine, coperta da una velatura (Serra 2004, p. 402).
La prima menzione documentaria dell'opera risale al 1658, quando compare - insieme al suo pendant (inv. PR 99) - all'interno dell'inventario della quadreria del genovese Gio. Battista Balbi. Da qui, attraverso passaggi ereditari e cessioni, pervenne nel Settecento all'interno della collezione Brignole-Sale di Palazzo Rosso, dove si trova tuttora.
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVS:
Italia
PRVC:
Genova
PRCM:
collezione privata Gio. Battista Balbi
PRDI:
ante 1658
TCL:
luogo di provenienza
PRVS:
Italia
PRVC:
Genova
PRCM:
collezione privata Carlo Emanuele II e Francesco Maria Durazzo
PRDI:
ante 1750
PRDU:
entro il 1753
TCL:
luogo di provenienza
PRVS:
Italia
PRVC:
Genova
PRCM:
collezione privata Gio. Francesco II Brignole-Sale
PRDI:
entro il 1753
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PR 98
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
DTZ
DTZG:
sec. XVI
Cronologia (DT)
DTZS:
secondo quarto
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1525
DTSV:
ca
DTSF:
1535
DTSL:
ca
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTM:
analisi stilistica
AUTN:
Bordon, Paris
AUTA:
1500-1571
Altre attribuzioni (AAT)
BASSANO/ SCUOLA VENEZIANA DEL SEC. XVI
MTC
MTC:
olio su tela
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
70
MISL:
62
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Restauri (RST)
RSTN_BLOCK:
RUBINACCI P.
RSTD:
1959
RSTN:
PODIO D.
RSTD:
2004
RSTN:
VENTRE F. - COSTA A.
DES
DESS:
PERSONAGGI:UOMO. ABBIGLIAMENTO: VESTE, SOPRAVVESTE, FODERATA DI PELLICCIA
Notizie storico-critiche (NSC)
Il presente ritratto, il cui soggetto resta tuttora sconosciuto, venne probabilmente realizzato da Paris Bordon in una fase di passaggio della sua carriera, tra la fine degli anni Venti e l'inizio dei Trenta del Cinquecento, caratterizzata da un netto distacco dalla sua prima formazione avvenuta all'ombra di Tiziano, il quale, secondo Vasari, aveva deluso il giovane trevisano per lo scarso interesse dimostrato nei confronti degli allievi. Se l'attribuzione dell'opera a Bordon ha da sempre incontrato l'accordo degli autori, fin dai primi inventari, e degli studiosi - salvo Burckhardt, che nel 1892 lo riferì a Bassano - del tutto inaspettato fu scoprire, grazie al restauro condotto nel 2004, che al sotto del ritratto oggi visibile si trova ciò che resta di una prima stesura pittorica, apparentemente raffigurante un Cristo Crocifisso, successivamente coperta per permettere il reimpiego della tela. Quest'ultima, peraltro, venne ad un certo punto ridotta nelle dimensioni, su tutti i lati: quest'intervento portò al drastico taglio in senso longitudinale della mano sinistra dell'effigiato, che, in un momento successivo, venne addirittura coperta da una ridipintura. Non rimanendo, ormai, quasi nulla della materia pittorica originaria, nel corso del restauro del 2004 quell'area è stata, infine, coperta da una velatura (Serra 2004, p. 402).
La prima menzione documentaria dell'opera risale al 1658, quando compare - insieme al suo pendant (inv. PR 99) - all'interno dell'inventario della quadreria del genovese Gio. Battista Balbi. Da qui, attraverso passaggi ereditari e cessioni, pervenne nel Settecento all'interno della collezione Brignole-Sale di Palazzo Rosso, dove si trova tuttora.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Maria Brignole-Sale De Ferrari
Data acquisizione (ACQD):
1874
Luogo acquisizione (ACQL):
GENOVA
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
COMUNE DI GENOVA
NVC
NVCT:
DM
Citazione completa (BIL)
Pitture e quadri 1756, p. 12; Ratti 1780, p. 257; Description 1781, p. 89; Description 1788, p. 184; Description 1792, p. 184; Description 1796, p. 184; Catalogo de' quadri appartenenti al sig. Conte Antonio Brignole Sale... 1813, p. 7; Descrizione da un anonimo del 1818 (ed. 1969), p. 148; Nouvelle description 1819, p. 141; Nouvelle description 1826, p. 128; Catalogo dei quadri appartenenti al sig. Marchese Brignole Sale... 1829, p. 8; Nouveau Guide 1830, p. 138; Nouveau Guide 1833, p. 189;
Citazione completa (BIL)
Citazione completa (BIL):
Spotorno in Casalis 1840, VII, p. 765; Alizeri 1847, II, I, p. 391; Burckhardt 1855, II, p. 767; Catalogo de' quadri ed altri oggetti d'arte... 1861, p. 14; Atto di cessione 1874, p. 44; Alizeri 1875, p. 167; Jacobsen in Archivio Storico dell'Arte II, 1896, p. 104; Grosso 1909, p. 76; Bailo-Biscaro 1900, p. 125; Grosso 1910, p. 127; Jacobsen in Repoertorium XXXIV, 1911, p. 198; Berenson 1936, p. 370; Berenson 1958, I, p. 47; Catalogo provvisorio 1961, p. 13; Catalogo provvisorio 1964, p. 13;