PERSONAGGI: MADONNA, GESU' BAMBINO, SAN GIOVANNINO, SAN GIUSEPPE. ABBIGLIAMENTO: VESTE, CAMICIA, SCIALLE, COPRICAPO; PERIZOMA, TUNICA CHE
Titolo (SGTT)
Sacra Famiglia con san Giovannino
SGT
SGTI:
SACRA FAMIGLIA CON SAN GIOVANNINO
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PR 126
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
DTZ
DTZG:
sec. XVI
Cronologia (DT)
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1534
DTSV:
post
MTC
MTC:
olio su tavola di rovere
Notizie storico-critiche (NSC)
L'attribuzione a Perin del Vaga, emersa già nel Catalogo del 1861, fu accettata sia da Alizeri (1875), che da Suida (1906), e venne successivamente ripresa nel Catalogo della Galleria del 1909 di Orlando Grosso. Lo Jacobsen, tuttavia, nel 1896 ritenne il dipinto "tutt'al più" di un imitatore, aggiungendo che ricordava la maniera del Parmigianino. Esaminato, poi, in occasione della riapertura della Galleria di Palazzo Rosso del 1961, il dipinto venne ritenuto da Caterina Marcenaro opera fiamminga del secolo XVI e, più precisamente, della cerchia di Jan Massys. Nonostante l'effettiva comune matrice raffaellesca, le qualità formali del presente dipinto portano a escludere una simile attribuzione. Peraltro, l'esame riflettografico condotto sull'opera ha permesso di scoprire l'esistenza di un disegno preparatorio sottostante di notevole qualità, che esclude altresì che possa trattarsi di una copia di bottega, come era del resto stato pensato ponendo il dipinto in relazione a quello di analogo soggetto, ma dimensioni di poco maggiori, già in collezione Balbi e tradizionalmente attribuito a Perino (Boccardo 2004, p. 230).
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVS:
Italia
PRVC:
Genova
PRCM:
collezione Gio. Carlo Doria
PRDI:
ante 1621
PRDU:
ante 1648
TCL:
luogo di provenienza
PRVS:
Italia
PRVC:
Genova
PRCM:
collezione Marcantonio Doria
PRDI:
ante 1648
TCL:
luogo di provenienza
PRVS:
Italia
PRVC:
Genova
PRCD:
Palazzo Rosso
PRCM:
collezione Brignole-Sale
PRCS:
Unica prova della presenza dell'opera a Palazzo Rosso già nel XVIII secolo è la testimonianza di De Brosses, del 1739.
PRDI:
ante 1739
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PR 126
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Rosso
Rapporto (RO)
ROFS:
Sacra Famiglia con san Giovannino
ROFA:
Perin del Vaga
ROFC:
già collezione Balbi Piovera, Genova
DTZ
DTZG:
sec. XVI
Cronologia (DT)
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1534
DTSV:
post
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTM:
analisi stilistica
AUTN:
Bonaccorsi, Pietro detto Perin del Vaga
AUTA:
1501-1547
Altre attribuzioni (AAT)
imitatore di Perin del Vaga; pittore anversano romanista
MTC
MTC:
olio su tavola di rovere
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
40
MISL:
31
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Restauri (RST)
RSTD:
1961
RSTN:
A. Zampieri
DES
DESS:
PERSONAGGI: MADONNA, GESU' BAMBINO, SAN GIOVANNINO, SAN GIUSEPPE. ABBIGLIAMENTO: VESTE, CAMICIA, SCIALLE, COPRICAPO; PERIZOMA, TUNICA CHE
Iscrizioni (ISR)
ISRS:
a mano
ISRP:
sul retro della tavola, a inchiostro
ISRI:
1648 Dono del Sig. Marcantonio Doria
Notizie storico-critiche (NSC)
L'attribuzione a Perin del Vaga, emersa già nel Catalogo del 1861, fu accettata sia da Alizeri (1875), che da Suida (1906), e venne successivamente ripresa nel Catalogo della Galleria del 1909 di Orlando Grosso. Lo Jacobsen, tuttavia, nel 1896 ritenne il dipinto "tutt'al più" di un imitatore, aggiungendo che ricordava la maniera del Parmigianino. Esaminato, poi, in occasione della riapertura della Galleria di Palazzo Rosso del 1961, il dipinto venne ritenuto da Caterina Marcenaro opera fiamminga del secolo XVI e, più precisamente, della cerchia di Jan Massys. Nonostante l'effettiva comune matrice raffaellesca, le qualità formali del presente dipinto portano a escludere una simile attribuzione. Peraltro, l'esame riflettografico condotto sull'opera ha permesso di scoprire l'esistenza di un disegno preparatorio sottostante di notevole qualità, che esclude altresì che possa trattarsi di una copia di bottega, come era del resto stato pensato ponendo il dipinto in relazione a quello di analogo soggetto, ma dimensioni di poco maggiori, già in collezione Balbi e tradizionalmente attribuito a Perino (Boccardo 2004, p. 230).
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Maria Brignole-Sale De Ferrari
Data acquisizione (ACQD):
1874
Luogo acquisizione (ACQL):
GENOVA
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
COMUNE DI GENOVA
NVC
NVCT:
DM
Citazione completa (BIL)
Catalogo... 1861, p. 26; Alizeri 1875, p. 168; Jacobsen 1896, p. 108; Suida 1906, p. 136; Grosso 1909, p. 82; Grosso 1910, p. 136; Labò 1912, p. 125; Grosso 1912, p. 51; Jacobsen 1911, p. 200; Grosso 1931, p. 68; Torriti 1959, p. 204; Marcenaro 1961, p. 26; Tagliaferro 1981, p. 50; Boccardo 1992, p. 26; Boccardo 2004, p. 230