I santi Giorgio e Battista intercedono presso la Madonna per la città di Genova
SGT
SGTI:
MADONNA COL BAMBINO, SAN GIOVANNI BATTISTA E SAN GIORGIO
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 1803
INVC:
Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
bibliografia,analisi stilistica
DTSI:
1626
DTSF:
1626
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
L'opera del Castello, eseguita nel 1626 quando la maniera dell'artista è ancora fortemente influenzata dalla lezione del Semino, si fa portavoce di un momento politico cruciale in cui la Repubblica di Genova ha conosciuto quella trasformazione istituzionale che le ha consentito di ottenere il titolo di monarchia "mistica". Questo passaggio è stato sancito dalla proclamazione della santa Maria Vergine a Regina di Genova, divenendo protettrice della città stessa. Proclamazione che si spiega con la necessità di ottenere uno status monarchico e i privilegi ad esso connessi all'interno dello scenario politico europeo del XVII secolo.
È in questo contesto che fa la sua comparsa l'iconografia della Vergine con Genova ai suoi piedi, accompagnata dai santi Giorgio e Giovanni Battista, prima ancora della sua effettiva proclamazione a Regina e delle commissioni ufficiali che ne definiranno i caratteri tradizionali.
Tipo scheda (TSK)
OA
Identificativo di origine
OA_6832
Codice univoco (NCT)
Codice Regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente (ECP)
S21
Altro codice bene (ACC)
ODY-OA_0003757/ R07
Altri codici (ACC)
Altro codice bene (ACC):
IN48_001000
Schede correlate (ACS)
ACSC:
B816
ACSS:
Numero scheda cartacea
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Titolo (SGTT)
I santi Giorgio e Battista intercedono presso la Madonna per la città di Genova
SGT
SGTI:
MADONNA COL BAMBINO, SAN GIOVANNI BATTISTA E SAN GIORGIO
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCD:
museo navale
PRDI:
1952
PRCT:
museo
TCL:
luogo di deposito
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 1803
INVC:
Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
bibliografia,analisi stilistica
DTSI:
1626
DTSF:
1626
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
Castello, Bernardo
AUTA:
Genova 1557-1629
MTC
MTC:
olio su tela
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
170
MISL:
147
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
L'opera del Castello, eseguita nel 1626 quando la maniera dell'artista è ancora fortemente influenzata dalla lezione del Semino, si fa portavoce di un momento politico cruciale in cui la Repubblica di Genova ha conosciuto quella trasformazione istituzionale che le ha consentito di ottenere il titolo di monarchia "mistica". Questo passaggio è stato sancito dalla proclamazione della santa Maria Vergine a Regina di Genova, divenendo protettrice della città stessa. Proclamazione che si spiega con la necessità di ottenere uno status monarchico e i privilegi ad esso connessi all'interno dello scenario politico europeo del XVII secolo.
È in questo contesto che fa la sua comparsa l'iconografia della Vergine con Genova ai suoi piedi, accompagnata dai santi Giorgio e Giovanni Battista, prima ancora della sua effettiva proclamazione a Regina e delle commissioni ufficiali che ne definiranno i caratteri tradizionali.
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
COMUNE DI GENOVA
Citazione completa (BIL)
R. Besta, M. Priarone, Denaro e opere d'arte: committenza e collezionismo dei Genovesi tra XVI e XIX Secolo nei capolavori dei Musei Musei di Strada Nuova, in Il Re Denaro. Le monete raccontano Genova fra arte, lusso e parsimonia, (a cura di) A. Orlando, G. Rossi, Genova, Sagep Editori Srl, 2021, pp. 262-263. fig. 6