Link alla homepage logo musei di genova header

Venere presenta Enea al concilio degli dei

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
Piola, Paolo Gerolamo
AUTA:
Genova 1666 - 1724
Titolo (SGTT)
Venere presenta Enea al concilio degli dei
SGT
SGTI:
OLIMPO
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 1656
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
sec. XVIII
Cronologia (DT)
DTM:
analisi stilistica,contesto,bibliografia
DTSI:
1710
DTSV:
post
DTSF:
1730
DTSL:
ante
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Si tratta del bozzetto per l'affresco, realizzato in palazzo Serra Gerace, raffigurante il Concilio degli dei con Venere che presenta Enea. Basandosi semplicemente su un'analisi di carattere stilistico, è possibile datare l'affresco tra il primo e il secondo decennio del Settecento e svolgere un confronto iconografico con le divinità del concilio affrescato in palazzo Ferretto. Infatti, è probabile che il giovane Piola abbia riutilizzato nel cantiere Serra i cartoni dell'altro palazzo genovese, ipotesi assolutamente plausibile se si tiene in considerazione che la tecnica del cartone e dello spolvero è una consuetudine in Casa Piola. La figura di Giove, posizionato al centro del medaglione, è ripresa in modo quasi palmare da quella del soffitto del palazzo del Doge, così come Apollo risulta seduto in una posizione speculare all'altra, di cui ricalca anche i connotati e gli attribuiti, mente Nettuno sembra essere ricavato, seppure in modo meno incisivo, dallo stesso cartone ribaltato utilizzato per Marte. Venere, inginocchiata su una nube, è rappresentata mentre addita Enea affinché sia ammesso tra gli dei. L'eroe è assiso fra gli elementi di quadratura realizzati dal Costa in un perfetto dialogo tra le figure dipinte e l'architettura illusiva. Contemporaneamente, il re dell'Olimpo indica a Venere il fiume in cui Enea dovrà immergersi per essere ammesso tra di loro: si tratta di un possente vecchio che siede nella nicchia architettonica simmetrica a quella di Enea. I gesti di queste due divinità instaurano all'interno della composizione un movimento centrifugo, evidenziato dalla figura del putto alato sulla sinistra che sfonda la terza dimensione.