Attribuita dubitativamente ad Antonio Travi nel 1931, questa tela venne correttamente restituita a Giulio Cesare Procaccini già a partire dagli anni Sessanta, quando venne pubblicata per la prima da Marco Valsecchi (1962), in seguito alla segnalazione di Caterina Marcenaro (Di Fabio in Genova 1992, p. 47). La presenza statuaria del santo qui rappresentato, oltre a risultare in stretto contatto con il dipinto di analogo soggetto realizzato dal Cerano intorno al 1610, oggi al Castello Sforzesco di Milano, si deve probabilmente riferire all'attività di scultore che lo stesso Procaccini svolse tra il 1591 e il 1602.
Attribuita dubitativamente ad Antonio Travi nel 1931, questa tela venne correttamente restituita a Giulio Cesare Procaccini già a partire dagli anni Sessanta, quando venne pubblicata per la prima da Marco Valsecchi (1962), in seguito alla segnalazione di Caterina Marcenaro (Di Fabio in Genova 1992, p. 47). La presenza statuaria del santo qui rappresentato, oltre a risultare in stretto contatto con il dipinto di analogo soggetto realizzato dal Cerano intorno al 1610, oggi al Castello Sforzesco di Milano, si deve probabilmente riferire all'attività di scultore che lo stesso Procaccini svolse tra il 1591 e il 1602.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
Provenienza
Nome (ACQN):
Palazzo Comunale di Sestri Ponente
Data acquisizione (ACQD):
1953
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
COMUNE DI GENOVA
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAN:
004807
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
NEG A. 91/2
Citazione completa (BIL)
Valsecchi 1962, p. 26; Brigstocke 1976, p. 124; Genova 1992, pp. 47-51, 51-52; Di Fabio in Berlino 2003, p. 140