Il dipinto, realizzato da Giovanni Andrea de Ferrrai tra il 1620 e il 1630, costituisce una variante di minori dimensioni - e probabilmente anteriore nel tempo - dell'Allegoria della Giustizia che l'artista realizzò, insieme all'Allegoria della Temperanza, per il ciclo di quattro tele dedicato alle Virtù cardinali, destinato agli appartamenti dogali di Palazzo Ducale, dove ancora nel 1846 le vide Federico Alizeri. Le altre due tele del ciclo, raffiguranti la Fortezza e la Prudenza, vennero realizzate rispettivamente da Andrea Ansaldo e Domenico Fiasella. Rispetto, dunque, alla Giustizia di quella serie (PB 491), oltre a presentare dimensioni inferiori, nella parte alta della composizione gli oggetti tenuti in mano dalla Giustizia risultano invertiti (la bilancia nella mano sinistra, il libro e la spada nella mano destra). Il motto latino vergato sulle pagine del libro, "INCONCVSSA VIGEAT", fa riferimento all'infallibilità della Giustizia e, per estensione, di Genova stessa.
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVS:
Italia
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCD:
Palazzo Ducale, Sala delle Udienze
PRDI:
1945
PRCT:
Palazzo
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 966
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTSI:
1620
DTSV:
ca
DTSF:
1630
DTSL:
ca
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
De Ferrari, Giovanni Andrea
AUTA:
1598-1669
MTC
MTC:
olio su tela
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
224
MISL:
156
Restauri (RST)
RSTD:
1952
RSTN:
P. Rubinacci
RSTD:
1999
RSTN:
Nicola restauri
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto, realizzato da Giovanni Andrea de Ferrrai tra il 1620 e il 1630, costituisce una variante di minori dimensioni - e probabilmente anteriore nel tempo - dell'Allegoria della Giustizia che l'artista realizzò, insieme all'Allegoria della Temperanza, per il ciclo di quattro tele dedicato alle Virtù cardinali, destinato agli appartamenti dogali di Palazzo Ducale, dove ancora nel 1846 le vide Federico Alizeri. Le altre due tele del ciclo, raffiguranti la Fortezza e la Prudenza, vennero realizzate rispettivamente da Andrea Ansaldo e Domenico Fiasella. Rispetto, dunque, alla Giustizia di quella serie (PB 491), oltre a presentare dimensioni inferiori, nella parte alta della composizione gli oggetti tenuti in mano dalla Giustizia risultano invertiti (la bilancia nella mano sinistra, il libro e la spada nella mano destra). Il motto latino vergato sulle pagine del libro, "INCONCVSSA VIGEAT", fa riferimento all'infallibilità della Giustizia e, per estensione, di Genova stessa.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
Provenienza
Nome (ACQN):
Palazzo Ducale
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
A. 13/6
Citazione completa (BIL)
Alizeri 1846, I, pp. 99-100; Pesenti 1986, p. 312; Di Fabio in "Ritorno" 1994, p. 31; Di Fabio in "El Siglo" 1999, p. 323; Lanaro in San Pietroburgo 2002-2003, pp. 66-67, 227; Sanguineti 2007, pp. 26-41; Sanguineti 2020, p. 87