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Cristo dolente in atto di benedire

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
Scomparto di dittico dipinto
Identificazione (OGTV):
elemento d'insieme
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
Memling, Hans
AUTA:
1430 circa - 1494
Titolo (SGTT)
Cristo dolente in atto di benedire
SGT
SGTI:
Cristo benedicente
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 1569
INVC:
Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
XV
Cronologia (DT)
DTZS:
ultimo quarto
DTSI:
1480
DTSV:
post
DTSF:
1490
DTSL:
ante
MTC
MTC:
olio su tavola
Notizie storico-critiche (NSC)
Nato in Baviera, presumibilmente intorno al 1435, nessuna traccia documentaria rivela vicende della sua vita fino alla data del suo trasferimento a Bruges avvenuto nel 1465. La stretta dipendenza stilistica delle sue opere giovanili nei confronti della pittura di Rogier van der Weyden confermerebbe indirettamente le fonti storiografiche che lo descrivono come allievo e collaboratore del maestro di Bruxells. Il Cristo dolente, acquistato dal Comune di Genova nel 1953, proviene dalla collezione fiorentina dei marchesi Tempi ed è unanimemente riconosciuto come il prototipo autografo di una serie di immagini analoghe di cui esistono oltre una dozzina di versioni, quasi tutte di mano italiana. Alcune di queste furono eseguite a Firenze nel 1500, fatto che sembra rafforzare l’ipotesi di una presenza dell’opera in questa città ab antiquo. Due di queste copie, rispettivamente conservate al Musée dex Beaux-Arts di Digione e di Strasburgo, sono pervenute come pannelli di un dittico accoppiate a una Mater Dolorosa, la Vergine a mezza figura in preghiera con il volto inondato di lacrime, secondo un’iconografia devozionale affermata nei Paesi Bassi già a metà del XV secolo. La versione autografa della Madonna, probabile pendant della tavola genovese, è stata recentemente individuata in una collezione privata inglese. L’opera originaria era quindi costituita da due pannelli di cui la tavola genovese con il Cristo dolente a mezzo busto costituiva lo scomparto sinistro e la Vergine in collezione inglese quello destro; le due parti erano messe in relazione dal gesto del Cristo, il cui braccio destro in posizione benedicente oltre che suggerire un effetto tridimensionale doveva creare una relazione fra le figure. Nella composizione, costruita con un impianto essenziale di grande impatto emotivo, la minuziosa descrizione di alcuni particolari come la corona di spine con il sangue che scende lungo il volto, le lacrime e le stigmate, rivela la straordinaria e raffinata tecnica pittorica di Memling. (BESTA, 2010)