Capolavoro della tarda giovinezza di Cambiaso, testimonia la matura e personale elaborazione dei modelli della tradizione manierista e la vicinanza con uno dei maggiori protagonisti del Cinquecento genovese, Giovanni Battista Castello detto il Bergamasco.
La struttura piramidale del gruppo suggerisce il recupero di istanze raffaellesche, mentre la resa del movimento, della luce, della prospettiva e del colore è il frutto delle ricerche formali condotte dal pittore durante il decennio precedente.
La "grazia e leggedria" che, come ricorda Soprani, sono mancanti negli anni giovanili, sono qui raggiunte con un raffinato gioco di colori che fa da contraltare allo scambio di sguardi e di gesti tra i tre protagonisti. È la composta dolcezza di Maria a fare da perno all'intera composizione. Con un tenero gesto accoglie la santa e trattiene il figlioletto, che instaura con la giovane donna un contatto, fisico e visivo, rivelatore di una confidenza di valori e di intenti e che suggella il matrimonio mistico tra i due, strumento della redenzione di Maddalena, figura controversa ma fondamentale del Vangelo. La santa è qui descritta con gli attributi tradizionalmente assegnatele: i lunghi capelli biondi con cui asciugò i piedi di Cristo e l'unguento con cui li cosparse e si recò al suo sepolcro.
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVP:
GE
PRVC:
GENOVA
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 1092
DTZ
DTZG:
XVI
Cronologia (DT)
DTZS:
terzo quarto
DTM:
analisi stilistica,bibliografia
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
Cambiaso Luca
AUTA:
Moneglia 1527 - El Escorial 1585
MTC
MTC:
olio su tela
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
124
MISL:
117
Restauri (RST)
RSTD:
novembre 2002
RSTS:
buona
RSTE:
Laboratorio di restauro Martino Oberto
RSTN:
Carla Oberto
RSTD:
1956
RSTN:
Pompeo Rubinacci
Notizie storico-critiche (NSC)
Capolavoro della tarda giovinezza di Cambiaso, testimonia la matura e personale elaborazione dei modelli della tradizione manierista e la vicinanza con uno dei maggiori protagonisti del Cinquecento genovese, Giovanni Battista Castello detto il Bergamasco.
La struttura piramidale del gruppo suggerisce il recupero di istanze raffaellesche, mentre la resa del movimento, della luce, della prospettiva e del colore è il frutto delle ricerche formali condotte dal pittore durante il decennio precedente.
La "grazia e leggedria" che, come ricorda Soprani, sono mancanti negli anni giovanili, sono qui raggiunte con un raffinato gioco di colori che fa da contraltare allo scambio di sguardi e di gesti tra i tre protagonisti. È la composta dolcezza di Maria a fare da perno all'intera composizione. Con un tenero gesto accoglie la santa e trattiene il figlioletto, che instaura con la giovane donna un contatto, fisico e visivo, rivelatore di una confidenza di valori e di intenti e che suggella il matrimonio mistico tra i due, strumento della redenzione di Maddalena, figura controversa ma fondamentale del Vangelo. La santa è qui descritta con gli attributi tradizionalmente assegnatele: i lunghi capelli biondi con cui asciugò i piedi di Cristo e l'unguento con cui li cosparse e si recò al suo sepolcro.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
legato
Nome (ACQN):
De Ferrari Gerolamo
Data acquisizione (ACQD):
1942
Luogo acquisizione (ACQL):
GENOVA
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
COMUNE DI GENOVA
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
NEG B. 108/9
Citazione completa (BIL)
Citazione completa (BIL):
A. Serra, Madonna col Bambino e Santa Maria Maddalena, in "Luca Cambiaso, un maestro del Cinquecento europeo", (a cura di) P. Boccardo, F. Boggero, C. Di Fabio, L Magnani, Genova, Silvana Editore, 2007, p. 224-225
Citazione completa (BIL):
M. Bonsi, Una primizia di Luca Cambiaso, in "La voce di Genova", Genova, 1962 n. XVII, p. 28
Citazione completa (BIL):
Catalogo provvisorio della Collezione di Palazzo Rosso, Genova, 1961, p. 16, 1964, p. 16
Citazione completa (BIL):
Suida Manning, Luca Cambiaso. La vita e le opere, Milano, 1957, pp. 67-179, fig. 56
Citazione completa (BIL):
Luca Cambiaso e la sua fortuna, catalogo della mostra, Genova, 1956, n. 13