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La Vergine e Gesù Bambino dormiente con i simboli della Passione

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
Castello Bernardo
AUTA:
Genova 1557 - Genova 1629
Titolo (SGTT)
La Vergine e Gesù Bambino dormiente con i simboli della Passione
SGT
SGTI:
La Vergine e Gesù Bambino dormiente con i simboli della Passione
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 520
DTZ
DTZG:
XVI
Cronologia (DT)
DTZS:
fine
DTM:
analisi stilistica,bibliografia
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Realizzata per il complesso monastico di San Silvestro, la tela è inscrivibile nell'attività del Castello tra la fine del XVI e l'inizio del XVII secolo. Particolarmente interessanti sono gli aspetti compositivi e iconografici: la Madonna guarda Gesù Bambino sognante, sdraiato sopra un tavolo, che fa quello che potrebbe essere inteso come un sogno premonitore della propria Passione, e l'ambientazione delle due figure è totalmente astratta, rarefatta, cadenzata dai simboli del martirio. Il martello, i chiodi e la Croce, che sembra quasi risplendere di luce propria, alludono alla Crocifissione; i dadi ricordano l'episodio in cui i soldati romani si giocarono a sorte la veste di Cristo dopo la sua Crocifissione, e il teschio rappresenta il monte Golgota, detto monte del cranio. Nonostante il presagio a cui alludono questi oggetti, la scena è caratterizzata da un'atmosfera paradossalmente tranquilla, espressa dall'aria serena di Gesù, che ha accettato anzitempo la sua sofferenza, insieme alla Vergine, corredentrice dell'umanità. Tali caratteri collocano l'opera all'interno dell'arte controriformata ma con indubbi aspetti di singolarità iconografica, ovvero attraverso il recupero di elementi della tradizione iconografica medievale, riletti però in chiave postconciliare (cfr. De Robertis 2020).