Il dipinto proviene dalla distrutta chiesa di San Silvestro, officiàta da religiose domenicane e bombardata nel corso del secondo conflitto mondiale. La vicenda raffigurata, che rimanda alle storie di san Giovanni Battista, non trova riscontro nei Vangeli, ma viene narrata da san Gerolamo: il boia, in cima alla scala, ha appena decapitato il Battista e sta rinfoderando la spada, mentre la testa del santo si trova già sul piatto tenuto in mano da Salomè e da questa offerto alla madre Erodiade. Quest'ultima, nel totale sgomento dei commensali, ha sguainato un pugnale e sta per trafiggere la lingua di Giovanni: esempio di atto estremo di chi vuol far tacere con la forza la verità.
L'ariosa scalinata è funzionale a mettere in diretta comunicazione il primo e il secondo piano della composizione e costituisce, insieme ai colori decisi e ricercati, gialli, verdi, arancio, un rimando ai modelli di Veronese, cui Andrea Ansaldo guarda nei primi anni Trenta del Seicento.
Codifica Iconclass (DESI)
73C13341
DES
DESS:
Figure: Salomè; Giovanni Battista; ancella
Titolo (SGTT)
Salomè offre a Erodiade la testa del Battista
SGT
SGTI:
Salome consegna la testa di San Giovanni Battista a Erodiade
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 513
INVC:
Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1630
DTSV:
ca
DTSF:
1630
DTSL:
ca
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto è databile al 1630 circa, momento in cui il pittore rivolge la propria attenzione alla grande pittura veneziana del Cinquecento, in particolare alla produzione di Paolo Veronese, dalla quale trae efficacemente composizioni dalle maestose scenografie e dai toni brillanti.
Tipo scheda (TSK)
OA
Livello catalogazione (LIR)
P
Identificativo di origine
OA_6350
Codice univoco (NCT)
Codice Regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente (ECP)
S21
Altro codice bene (ACC)
ODY-OA_0003270/ R07
Altri codici (ACC)
Altro codice bene (ACC):
IN48_000504
Schede correlate (ACS)
ACSC:
B319
ACSS:
Numero scheda cartacea
Definizione bene (OGT)
OGTD:
painting
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Titolo (SGTT)
Salomè offre a Erodiade la testa del Battista
SGT
SGTI:
Salome consegna la testa di San Giovanni Battista a Erodiade
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCD:
San Silvestro
PRCT:
oratorio
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 513
INVC:
Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
analisi stilistica
DTSI:
1630
DTSV:
ca
DTSF:
1630
DTSL:
ca
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTM:
analisi stilistica
AUTN:
Ansaldo, Andrea
AUTA:
1584 - 1638
MTC
MTC:
olio su tela
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
139
MISL:
127,5
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Il dipinto proviene dalla distrutta chiesa di San Silvestro, officiàta da religiose domenicane e bombardata nel corso del secondo conflitto mondiale. La vicenda raffigurata, che rimanda alle storie di san Giovanni Battista, non trova riscontro nei Vangeli, ma viene narrata da san Gerolamo: il boia, in cima alla scala, ha appena decapitato il Battista e sta rinfoderando la spada, mentre la testa del santo si trova già sul piatto tenuto in mano da Salomè e da questa offerto alla madre Erodiade. Quest'ultima, nel totale sgomento dei commensali, ha sguainato un pugnale e sta per trafiggere la lingua di Giovanni: esempio di atto estremo di chi vuol far tacere con la forza la verità.
L'ariosa scalinata è funzionale a mettere in diretta comunicazione il primo e il secondo piano della composizione e costituisce, insieme ai colori decisi e ricercati, gialli, verdi, arancio, un rimando ai modelli di Veronese, cui Andrea Ansaldo guarda nei primi anni Trenta del Seicento.
Codifica Iconclass (DESI)
73C13341
DES
DESS:
Figure: Salomè; Giovanni Battista; ancella
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto è databile al 1630 circa, momento in cui il pittore rivolge la propria attenzione alla grande pittura veneziana del Cinquecento, in particolare alla produzione di Paolo Veronese, dalla quale trae efficacemente composizioni dalle maestose scenografie e dai toni brillanti.
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAA:
Lezzi, Simone
FTAD:
2022
FTAN:
PB_513_2347
FTAF:
jpg
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
Neg A. 8/8
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Serra A.
BIBD:
2010
BIBN:
"Musei di Strada Nuova" pp. 112, nn, 45
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Priarone, M.
BIBD:
2011
BIBN:
Andrea Ansaldo, pp. 244-245, cat. 30
Citazione completa (BIL)
M. Priarone, scheda in Andrea Ansaldo (1584-1638), Genova 2011, Sagep ed., cat. 30.