La villa di campagna della famiglia Imperiale, oggi nota come Villa Scassi, faceva parte di quell'eccezionale tessuto residenziale sorto al di fuori delle mura cittadine genovesi e, in particolare, a Sampierdarena, oggi fortemente segnato dall'intenso sviluppo urbanistico e industriale che in passato interessò quella porzione di territorio.
La villa era celebre già presso i contemporanei per il suo magnifico giardino, nel quale si trovavano tre grotte artificiali, varie sculture in marmo e numerose fontane, alimentate da un corso d'acqua fatto scorrere lungo il pendio della collina. Proprio il bel giardino della villa sembra essere il vero protagonista del ritratto di famiglia qui analizzato, nel quale, aprendosi alle spalle delle figure in primo piano, oltre la balaustra, questo viene riprodotto con estrema precisione, affidando alla sua monumentalità la celebrazione del prestigio famigliare.
L'opera venne commissionata alla bottega di Domenico Fiasella da Gio. Vincenzo Imperiale, allora proprietario del complesso e autore dello "Stato rustico" (1607-1613): figura centrale della vita culturale di Genova nella prima metà del Seicento, Imperiale vi figura ormai sessantenne, il bastone da un lato e, dall’altro, la piccola nipote, sul cui capo appoggia teneramente la mano. Insieme a loro posa anche il resto della famiglia, a mostrare le "magnifiche sorti" della stirpe: alla sua destra, infatti, compare il figlio maggiore, Francesco Maria, avuto dal primo matrimonio con Caterina Grimaldi, mentre alla sua sinistra si trova la seconda moglie, Brigida Spinola, vedova Doria, accompagnata dalla figlia da lei avuta col primo matrimonio, Genebra Doria, allora moglie dello stesso Francesco Maria Imperiale. Infine, sul lato destro si trovano i due figli di quest'ultimo, Giovanni Giacomo e Giovanni Vincenzo jr, mentre nel primo piano figurano altri sette bambini di diverse età in vesti da camera e con fiori tra i capelli, interpretati da parte della critica come figli e nipoti tragicamente non sopravvissuti.
Titolo (SGTT)
La famiglia di Gio. Vincenzo Imperiale nella villa di Sampierdarena
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 446
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
XVII
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTM:
data
DTSI:
1642
DTSF:
1642
MTC
MTC:
olio su tela
Tipo scheda (TSK)
OA
Identificativo di origine
OA_6301
Codice univoco (NCT)
Codice Regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente (ECP)
S21
Altro codice bene (ACC)
ODY-OA_0003221/ R07
Altri codici (ACC)
Altro codice bene (ACC):
IN48_000455
Schede correlate (ACS)
ACSC:
B270
ACSS:
Numero scheda cartacea
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Titolo (SGTT)
La famiglia di Gio. Vincenzo Imperiale nella villa di Sampierdarena
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVS:
Italia
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCD:
Imperiale-Scassi
PRCM:
Collezione marchesa Giuseppina Imperiale
PRDU:
1947
PRCT:
villa
PRCQ:
pubblica
TCL:
luogo di provenienza
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCD:
Palazzo Gio. Vincenzo Imperiale
PRCU:
Campetto 8, 16123 Genova
PRDU:
2024
PRCT:
Palazzo
PRCQ:
privato
TCL:
luogo di deposito
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 446
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
XVII
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTM:
data
DTSI:
1642
DTSF:
1642
Autore (AUT)
AUTS:
bottega
AUTR:
esecutore
AUTN:
Fiasella, Domenico
AUTA:
1589-1669
Altre attribuzioni (AAT)
Carbone, Gio. Bernardo
Altre attribuzioni (AAT)
Altre attribuzioni (AAT):
Casoni, Giovanni Battista
MTC
MTC:
olio su tela
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
265
MISL:
315
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
discreto
Restauri (RST)
RSTD:
1990
RSTN:
Laboratorio San Donato
RSTD:
2003
RSTN:
Nicola restauri
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
La villa di campagna della famiglia Imperiale, oggi nota come Villa Scassi, faceva parte di quell'eccezionale tessuto residenziale sorto al di fuori delle mura cittadine genovesi e, in particolare, a Sampierdarena, oggi fortemente segnato dall'intenso sviluppo urbanistico e industriale che in passato interessò quella porzione di territorio.
La villa era celebre già presso i contemporanei per il suo magnifico giardino, nel quale si trovavano tre grotte artificiali, varie sculture in marmo e numerose fontane, alimentate da un corso d'acqua fatto scorrere lungo il pendio della collina. Proprio il bel giardino della villa sembra essere il vero protagonista del ritratto di famiglia qui analizzato, nel quale, aprendosi alle spalle delle figure in primo piano, oltre la balaustra, questo viene riprodotto con estrema precisione, affidando alla sua monumentalità la celebrazione del prestigio famigliare.
L'opera venne commissionata alla bottega di Domenico Fiasella da Gio. Vincenzo Imperiale, allora proprietario del complesso e autore dello "Stato rustico" (1607-1613): figura centrale della vita culturale di Genova nella prima metà del Seicento, Imperiale vi figura ormai sessantenne, il bastone da un lato e, dall’altro, la piccola nipote, sul cui capo appoggia teneramente la mano. Insieme a loro posa anche il resto della famiglia, a mostrare le "magnifiche sorti" della stirpe: alla sua destra, infatti, compare il figlio maggiore, Francesco Maria, avuto dal primo matrimonio con Caterina Grimaldi, mentre alla sua sinistra si trova la seconda moglie, Brigida Spinola, vedova Doria, accompagnata dalla figlia da lei avuta col primo matrimonio, Genebra Doria, allora moglie dello stesso Francesco Maria Imperiale. Infine, sul lato destro si trovano i due figli di quest'ultimo, Giovanni Giacomo e Giovanni Vincenzo jr, mentre nel primo piano figurano altri sette bambini di diverse età in vesti da camera e con fiori tra i capelli, interpretati da parte della critica come figli e nipoti tragicamente non sopravvissuti.
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
Datazione
ISRL:
numeri arabi
ISRS:
a pennello
ISRI:
1642
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Giuseppina Imperiale
Data acquisizione (ACQD):
1947
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova - Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
255/6
Citazione completa (BIL)
Grosso in "L'Illustrazione italiana" 1921, II, p. 214; Martinoni 1983, pp. 113-115; Sanguineti 2020, cat. F26, pp. 291-292; Magnani 2022, pp. 91-96