Si tratta di un'opera che, risentendo ancora molto dell'influenza di Pietro Mulier, detto "il Cavalier Tempesta" e maestro di Tavella a Milano, è ascrivibile agli anni tra il 1690 e il 1695. Sebbene si possa scorgere il richiamo alla maniera del Tempesta nell'utilizzo di tonalità fulvo rossicce, va ricordato che Tavella non riproduce i paesaggi con la stessa carica cupa, a tratti violenta, del maestro, ma tende sempre ad addolcirli e a immergerli in una dimensione bucolica animata da ruscelli, caldi tramonti e alberi frondosi, cifra stilistica del pittore genovese che ritroviamo anche in questa tela, indagata con una certa precisione nei suoi elementi naturalistici: l'acqua si rischiara, colpita dagli ultimi raggi di luce durante il tramonto, così come le nuvole, irradiate dalla stessa fonte luminosa.
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVS:
Italia
PRVR:
Liguria
PRVP:
GE
PRVC:
Genova
PRCD:
Patrone
PRDU:
5/10/1898
PRCT:
Palazzo
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 346
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Tursi
DTZ
DTZG:
sec. XVIII
Cronologia (DT)
DTM:
analisi stilistica,bibliografia
DTSI:
1695
DTSV:
ca
DTSF:
1700
DTSL:
ca
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
Tavella, Carlo Antonio
AUTA:
Milano 1668 - Genova 1738
MTC
MTC:
olio su tela
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
90
MISL:
127
Restauri (RST)
RSTD:
1965
RSTN:
Pompeo Rubinacci
Foderato da D. Podio e riportato alle misure originarie nel 1961
RSTE:
Università degli Studi di Genova
RSTN:
Patrizia Magliano, gruppo di ricerca
DES
DESS:
paesaggio
Notizie storico-critiche (NSC)
Si tratta di un'opera che, risentendo ancora molto dell'influenza di Pietro Mulier, detto "il Cavalier Tempesta" e maestro di Tavella a Milano, è ascrivibile agli anni tra il 1690 e il 1695. Sebbene si possa scorgere il richiamo alla maniera del Tempesta nell'utilizzo di tonalità fulvo rossicce, va ricordato che Tavella non riproduce i paesaggi con la stessa carica cupa, a tratti violenta, del maestro, ma tende sempre ad addolcirli e a immergerli in una dimensione bucolica animata da ruscelli, caldi tramonti e alberi frondosi, cifra stilistica del pittore genovese che ritroviamo anche in questa tela, indagata con una certa precisione nei suoi elementi naturalistici: l'acqua si rischiara, colpita dagli ultimi raggi di luce durante il tramonto, così come le nuvole, irradiate dalla stessa fonte luminosa.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
acquisto
Data acquisizione (ACQD):
1898
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
NEG A. 108/3
Citazione completa (BIL)
Citazione completa (BIL):
O. Grosso, Catalogo delle Gallerie di Palazzo Bianco-Palazzo Rosso, Genova, 1910, p. 83
O. Grosso, Catalogo della Galleria di Palazzo Rosso, Milano, 1912, p. 72
O. Grosso, Elenco di quadri ed oggetti archeologici del Palazzo Bianco e Rosso, Genova, 1914, p. 9
Citazione completa (BIL):
M. Bonzi, Il Tavella, in "La grande Genova, 1929
Citazione completa (BIL):
O. Grosso, Le Gallerie d'Arte del Comune di Genova, Genova, 1932, p. 165
Citazione completa (BIL):
M. Roethlisberger-Bianco, Cavalier Pietro Tempesta and his time, University of Delaware Press, 1970, p. 124
Citazione completa (BIL):
La Pittura a Genova e in Liguria dal Seicento al primo Novecento, Genova, Sagep Editrice, 1987, pp. 314-315