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Servio Tullio con le chiome in fiamme

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
Assereto, Gioacchino
AUTA:
1600-1649
Titolo (SGTT)
Servio Tullio con le chiome in fiamme
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 337
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTSI:
1601
DTSV:
post
DTSF:
1700
DTSL:
ante
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto rappresenta l'episodio raccontato nell'"Ab Urbe Condita" di Tito Livio (Libro I, cap. 39), nel quale il giovane Servio Tullio, figlio di una schiava, fu oggetto di un evento miracoloso che spinse il re di Roma Tarquinio e la regina Tanaquil ad adottarlo come proprio figlio ed erede. Nella notte, infatti, intorno ai suoi capelli si formò una corona di fiamme, che non disturbò il suo sonno e svanì al risveglio. Invano la folla accorse per cercare spegnere il misterioso incendio: come si vede nella scena dipinta da Assereto, furono proprio re e regina a fermarli, riconoscendo la miracolosità dell'evento. In un'ambientazione dai toni cupi della notte, le fiamme rischiarano i corpi delle figure, ma sono i gesti delle mani a costruire realmente la scena e a condurre lo sguardo dell'osservatore all'interno della densa composizione.