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Visione di santa Margherita

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
Guidobono, Bartolomeo
AUTA:
1654-1709
Titolo (SGTT)
Visione di santa Margherita
SGT
SGTI:
SANTA MARGHERITA
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 330
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Tursi
DTZ
DTZG:
secc. XVII- XVIII
Cronologia (DT)
DTSI:
1680
DTSV:
ca
DTSF:
1690
DTSL:
ca
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Figlia di un pagano, Teodosio, ma educata al cristianesimo dalla nutrice e poi battezzata, Margherita venne incarcerata per la sua fede e per aver rifiutato di diventare la sposa del nuovo governatore della provincia di Antiochia, Olibrio. Nella sua cella, dopo aver pregato Dio di rivelarle il nemico contro il quale stava combattendo, apparve un drago e la divorò: tuttavia, con l'aiuto del Crocifisso che teneva in mano, riuscì a liberarsi dal mostro, secondo alcune versioni agiografiche addirittura squarciandone il ventre (Jacopo da Varagine 1846, cap. 88, p. 401). Nel dipinto di Bartolomeo Guidobono, caratterizzato da forme morbide e da una luminosità diffusa, la santa sembra quasi cavalcare e domare il drago, in segno di vittoria sul nemico della fede, mentre dall'alto Cristo le appare in una nuvola, nell'atto di sorreggere la Croce e di indicarle contemporaneamente il mostro. (PRIARONE in Torino 2011, pp. 205-206)