Scrisse Carlo Giuseppe Ratti, riferendosi a Luciano Borzone, che "nella Professione di Ritrattista egli era il più insigne, e rinomato, che fosse a' suoi tempi nella nostra città" (Ratti, 1768, I, p. 246). Tuttavia, la sua produzione ritrattistica è rimasta per molto tempo dimenticata. Il dipinto di Palazzo Bianco costituisce, appunto, uno dei primi e maggiori esempi della maestria del Borzone ritrattista, e riproduce credibilmente le sembianze di Gerolamo Gallo, grande musicista che dal 1619 al 1655 prestò servizio per la Cappella di Palazzo Ducale, a Genova. Secondo Ratti, inoltre, Borzone apprese proprio da lui a suonare la tiorba - strumento che, peraltro, appare anche nel ritratto - e nel 1609 ne sposò una nipote (Soprani, Ratti, 1768, p. 246). (DI FABIO 1996, pp. 47-63)
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRCM:
collezione Giovan Carlo Doria
TCL:
luogo di provenienza
PRCM:
collezione avv. Bontà (1837)
TCL:
luogo di provenienza
PRCM:
collezione G. B. Assarotti
PRDU:
1875
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 249
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTSI:
1625
DTSV:
ca
DTSF:
1626
DTSL:
ca
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
Borzone, Luciano
AUTA:
1590-1645
MTC
MTC:
olio su tela
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
156,5
MISL:
115,1
Restauri (RST)
RSTD:
1994-1995
RSTN:
F. Poluzzi
Notizie storico-critiche (NSC)
Scrisse Carlo Giuseppe Ratti, riferendosi a Luciano Borzone, che "nella Professione di Ritrattista egli era il più insigne, e rinomato, che fosse a' suoi tempi nella nostra città" (Ratti, 1768, I, p. 246). Tuttavia, la sua produzione ritrattistica è rimasta per molto tempo dimenticata. Il dipinto di Palazzo Bianco costituisce, appunto, uno dei primi e maggiori esempi della maestria del Borzone ritrattista, e riproduce credibilmente le sembianze di Gerolamo Gallo, grande musicista che dal 1619 al 1655 prestò servizio per la Cappella di Palazzo Ducale, a Genova. Secondo Ratti, inoltre, Borzone apprese proprio da lui a suonare la tiorba - strumento che, peraltro, appare anche nel ritratto - e nel 1609 ne sposò una nipote (Soprani, Ratti, 1768, p. 246). (DI FABIO 1996, pp. 47-63)
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
legato
Nome (ACQN):
G. B. Assarotti
Data acquisizione (ACQD):
1875
Luogo acquisizione (ACQL):
Geova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione esistente
FTAN:
Neg A. 40/10
Citazione completa (BIL)
Canale in "Magazzino Pittorico Universale" 1837, p. 92 (Murillo); Jacobsen in "Archivio Storico" 1896, p. 116 (scuola spagnola); Grosso 1910, p. 58 (scuola spagnola del secolo XVII); Gregori in "Paragone" 1979, pp. 349-352, 47-50 (Domenico Fiasella); Pesenti 1986, p. 252 (Giovanni Battista Monti); Newcome Schleier in Firenze 1989, p. 67; Castelnovi in "La Pittura a Genova e in Liguria", II, 1987, p. 130; Di Fabio in "Bollettino" 1996, pp. 47-63 (Luciano Borzone); Di Fabio in Berlino 2003, p. 88