Le quattro tavole raffiguranti storie della vita di san Giovanni evangelista (PB 156, 165, 187, 195), dipinte su entrambi i lati, costituivano gli sportelli laterali mobili di un polittico centinato il cui scomparto centrale, raffigurante “L'ultima messa di san Giovanni evangelista”, è stata riconosciuta nella tavola della collezione Peloso di Novi Ligure. Il polittico venne smembrato entro il 1811, quando le quattro tavole vennero registrate nella sacrestia della chiesa, ma è possibile che la separazione di queste dalla pala centrale sia avvenuta già nel Seicento (Torre 1989, pp. 46-47). L’identificazione dell’autore delle tavole, rimasto per il momento anonimo con il nome di “Maestro di san Giovanni Evangelista”, ha costituito a lungo oggetto di dibattito tra gli studiosi, ma secondo i più recenti studi è probabilmente da ricercare nell’ambito della produzione di Dirk Bouts, caratterizzata da un tratto “secco e tagliente” (Cavelli Traverso in “Primitivi Fiamminghi in Liguria” 2003, pp. 126-131), ancorato a stilemi arcaizzanti che verranno ben presto superati dagli artisti attivi ad Anversa nei primi decenni del Cinquecento.
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVP:
GE
PRVC:
GENOVA
PRCD:
SS. Annunziata del Vastato
PRDU:
1861
PRCT:
chiesa
TCL:
luogo di provenienza
PRCM:
Accademia Ligustica di Belle Arti
PRDI:
1861
PRDU:
1892
TCL:
luogo di provenienza
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 156
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
XV
Cronologia (DT)
DTZS:
fine
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
Maestro di san Giovanni Evangelista
AUTB:
Artista fiammingo
AUTA:
attivo a Bruges alla fine del sec. XV
MTC
MTC:
olio su tavola di rovere
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
120
MISL:
88
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Restauri (RST)
RSTD:
1951, 1956
RSTN:
P. RUBINACCI
Notizie storico-critiche (NSC)
Le quattro tavole raffiguranti storie della vita di san Giovanni evangelista (PB 156, 165, 187, 195), dipinte su entrambi i lati, costituivano gli sportelli laterali mobili di un polittico centinato il cui scomparto centrale, raffigurante “L'ultima messa di san Giovanni evangelista”, è stata riconosciuta nella tavola della collezione Peloso di Novi Ligure. Il polittico venne smembrato entro il 1811, quando le quattro tavole vennero registrate nella sacrestia della chiesa, ma è possibile che la separazione di queste dalla pala centrale sia avvenuta già nel Seicento (Torre 1989, pp. 46-47). L’identificazione dell’autore delle tavole, rimasto per il momento anonimo con il nome di “Maestro di san Giovanni Evangelista”, ha costituito a lungo oggetto di dibattito tra gli studiosi, ma secondo i più recenti studi è probabilmente da ricercare nell’ambito della produzione di Dirk Bouts, caratterizzata da un tratto “secco e tagliente” (Cavelli Traverso in “Primitivi Fiamminghi in Liguria” 2003, pp. 126-131), ancorato a stilemi arcaizzanti che verranno ben presto superati dagli artisti attivi ad Anversa nei primi decenni del Cinquecento.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
DEPOSITO GOVERNATIVO
Nome (ACQN):
Accademia Ligustica di Belle Arti
Data acquisizione (ACQD):
1892
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
COMUNE DI GENOVA
Citazione completa (BIL)
Alizeri 1847, p. 52; Galleria 1893-1896, p. 5; Jacobsen, in "Archivio Storico", II, 1896, p. 110; Suida 1906, p. 86; Wauters 1906, p. 19; Grosso 1909, p. 27; Grosso 1910, p. 34; Jacobsen 1911, p. 202; Grosso 1912, p. 21; Friedländer in "Bild. Kunst" 1927-1928, pp. 273-279; Baudisch, Von Kalkar 1940; Lévy in "Revue", 14, 1981, pp. 71-90; Torre in "Bollettino dei musei civici" 1987, pp. 39-60; Boccardo in "Bollettino dei musei civici" 1988, p. 101; Ragghianti 1990, pp. 85-87, 89-90;
Citazione completa (BIL)
Citazione completa (BIL):
Tagliaferro 1991, pp. 16-17; Algeri in "Pittura fiamminga" 1997, pp. 52-53; Cavelli Traverso in "Primitivi fiamminghi in Liguria" 2003, pp. 126-131
Mostre (MST)
MSTT:
Mostra d'Arte fiamminga e olandese dei secoli XV e XVI