Tabarka è una piccola isola al largo della costa tunisina, a questa collegata da una lingua di terra percorribile a piedi. I banchi di corallo che abbondano nel mare circostante erano sfruttati dagli Arabi sin dal X secolo.
Nel 1540 le famiglie Grimaldi e Lomellini, unite da legami di parentela, ebbero in affitto lisola e la colonizzarono con un gruppo di abitanti di Pegli, quartiere di Genova dove i Lomellini avevano varie proprietà e una lussuosa villa. La comunità di Pegliesi visse a Tabarka per vari secoli, esercitando la pesca del corallo e altri commerci.
Nel 1738, a causa dell'esaurimento dei banchi corallini e del deterioramento dei rapporti con le popolazioni arabe, un folto gruppo di tabarkini si trasferì in Sardegna nell'Isola di San Pietro, dove fondò una nuova cittadina: Carloforte. Il nome fu scelto in onore del re di Sardegna Carlo Emanuele III di Savoia, e alla sua volontà di popolare lisola a quel tempo disabitata.
La comunità di Carloforte ha mantenuto sino ad oggi la sua identità, compreso il dialetto, che si può dire la forma più arcaica oggi esistente di idioma ligure.
Mu.MA - Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni
Denominazione spazio viabilistico (LDCU):
Piazza Cristoforo Bonavino, 7
Specifiche (LDCS):
Esposizione, sala 7
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRL:
sala 7
TCL:
luogo di esposizione
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
3379
INVD:
1928
DTZ
DTZG:
sec. XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
analisi storico-scientifica
DTSI:
1601
DTSV:
post
DTSF:
1650
DTSL:
ante
ATB
ATBD:
ambito genovese
MTC
MTC:
tela- pittura a olio
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
147
MISL:
250
MISV:
Misura Cornice in cm 177-280
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Restauri (RST)
RSTD:
03/01/2021
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
tela rettangolare dipinta a olio
Stemmi, emblemi, marchi (STM)
STMC:
stemma
STMQ:
familiare
STMI:
Lomellini
STMP:
bandiere
Notizie storico-critiche (NSC)
Tabarka è una piccola isola al largo della costa tunisina, a questa collegata da una lingua di terra percorribile a piedi. I banchi di corallo che abbondano nel mare circostante erano sfruttati dagli Arabi sin dal X secolo.
Nel 1540 le famiglie Grimaldi e Lomellini, unite da legami di parentela, ebbero in affitto lisola e la colonizzarono con un gruppo di abitanti di Pegli, quartiere di Genova dove i Lomellini avevano varie proprietà e una lussuosa villa. La comunità di Pegliesi visse a Tabarka per vari secoli, esercitando la pesca del corallo e altri commerci.
Nel 1738, a causa dell'esaurimento dei banchi corallini e del deterioramento dei rapporti con le popolazioni arabe, un folto gruppo di tabarkini si trasferì in Sardegna nell'Isola di San Pietro, dove fondò una nuova cittadina: Carloforte. Il nome fu scelto in onore del re di Sardegna Carlo Emanuele III di Savoia, e alla sua volontà di popolare lisola a quel tempo disabitata.
La comunità di Carloforte ha mantenuto sino ad oggi la sua identità, compreso il dialetto, che si può dire la forma più arcaica oggi esistente di idioma ligure.