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Ritratto di Andrea Doria

Galata Museo del Mare
OGT
OGTD:
dipinto
OGTT:
ritratto
Autore (AUT)
AUTN:
Luciani, Sebastiano (Del Piombo)
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Tela rettangolare dipinta ad olio
DES
DESS:
personaggi: Andrea Doria
SGT
SGTI:
ritratto di Andrea Doria
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
4483
INVD:
25/6/2019
DTZ
DTZG:
XVI
Cronologia (DT)
DTZS:
metà
DTM:
documentazione
DTSI:
1540
DTSV:
ca
DTSF:
1560
DTSL:
ca
MTC
MTC:
tela- pittura a olio
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto è una copia parziale del ritratto più famoso del Doria eseguito da Sebastiano del Piombo e conservato a Palazzo Doria di Fassolo (Palazzo del Principe). L'originale fu commissionato da papa Clemente VII nel 1526, quando il Doria divenne comandante supremo della flotta pontificia. Lo raffigura all’età di 60 anni in un austero abito nero, con la berretta di ammiraglio sul capo. La copia si limita a una ripresa del volto, tralasciando i molti dettagli della figura del pittore veneziano, che la inquadra in un parapetto di marmo decorato con motivi classici e dai diversi significati. L’opera seicentesca diventa così un ritratto “privato” e perde il carattere “pubblico”, se non “politico” dell’originale, diventando essenzialmente un volto in più per una galleria di personaggi storici. La tavola di Sebastiano del Piombo è considerata uno dei primi esempi di ritratto di Stato. La vita di Andrea Doria è straordinariamente lunga, per un uomo della sua epoca, e avventurosa. Figlio cadetto di un ramo secondario della famiglia Doria, orfano in giovane età, scelse la carriera militare e si mise al servizio del papato e poi di Re e Signori di mezza Europa, spesso passando da un campo all’altro con opportunismo. Uomo già maturo, diventa capitano e armatore di una squadra di galee, che affitta alle migliori condizioni alle potenze in lotta, inventando una sorta di compagnia di ventura marittima. Ma il suo “capolavoro” politico sarà il passaggio dal campo francese a quello spagnolo, diventando Ammiraglio della flotta di Carlo V. Grazie al nuovo alleato caccerà i Francesi da Genova e manterrà saldamente il potere cittadino – reale se non istituzionale - sino alla morte, avvenuta nel 1560, alla veneranda età di 94 anni. Pochi giorni prima aveva appreso della disfatta della flotta spagnola e della sua squadra di galee – comandate da Gio. Andrea Doria - al largo dell’isola di Djerba.