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Caracca genovese

Galata Museo del Mare
OGT
OGTD:
modello
OGTT:
navale
Autore (AUT)
AUTN:
Fiaschi, Sergio
AUTA:
1922/ 2021
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
il modello riproduce la nave in costruzione, privo di attrezzatura; lo scafo non è rifinito, l'alberatura è incompleta
DES
DESS:
mezzi di trasporto: caracca
SGT
SGTI:
veliero
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
4517
INVD:
1/6/2007
DTZ
DTZG:
XXI
Cronologia (DT)
DTZS:
inizio
DTM:
inventario museale
DTSI:
2007
DTSF:
2007
MTC
MTC:
legno
Notizie storico-critiche (NSC)
La caracca ("navis" nei documenti di archivio antichi) era un grande veliero con tre o quattro alberi verticali e un albero di bompresso inclinato che venne sviluppato nel Mediterraneo durante il XV secolo. Fu la più grande nave in opera tra medioevo e Rinascimento: poteva superare le 1000 t di portata.

Mentre le coeve galee trasportavano merci pregiate, la caracca veniva adibita al trasporto di merci voluminose e di scarso valore unitario (legname, sale, allume, ecc.) E' interessante sapere che il termine caracca deriva dall'italianizzazione dell'inglese "carrack", che era il termine con cui questi "giganti del mare" erano chiamati in nord Europa (le navi genovesi frequentavano infatti abitualmente i porti fiamminghi e dell'Inghilterra meridionale).