Gerard Kremer latinizzato in Mercator, è stato un personaggio di grande spicco nel campo della matematica applicata agli studi cartografici ed è famoso per aver creato l'omonimo sistema di proiezione. Costruttore di globi e meccanismi scientifici per Carlo V, realizzò la prima carta geografica nel 1537 (sulla Palestina). Scontati nel 1544 sette mesi di reclusione per eresia, perseguitato dall'Inquisizione, decise di trasferirsi con la famiglia a Duisburg, dove creò e pubblicò il suo capolavoro: la grande carta nautica del mondo in 18 fogli (1569). Essa fu redatta secondo una proiezione isogonica dove longitudine e latitudine si incontrano sempre con angolo retto, permettendo ai naviganti di sviluppare rotte lossodromiche tra i due punti.
Mercator non aveva fra le sue priorità la pubblicazione di mappe moderne e, se la sua importanza di studioso lo pose secondo solo a Tolomeo, la sua opera editoriale non ebbe particolare fortuna. Eccezione fu l'Atlas che, pubblicato postumo, conobbe il successo e numerose riedizioni, dovute anche al lavoro di Judocus Hondius, cartografo olandese che ereditò le tavole e le riprodusse — rinnovandole — per anni.
Un ultimo merito va attribuito a Mercator: l'aver scelto il termine Atlas, "atlante", per indicare una raccolta di carte geografiche, in onore del mitico Titano greco re di Mauretania condannato da Zeus a reggere sulle spalle le colonne che separano la terra dal cielo.
Gerard Kremer latinizzato in Mercator, è stato un personaggio di grande spicco nel campo della matematica applicata agli studi cartografici ed è famoso per aver creato l'omonimo sistema di proiezione. Costruttore di globi e meccanismi scientifici per Carlo V, realizzò la prima carta geografica nel 1537 (sulla Palestina). Scontati nel 1544 sette mesi di reclusione per eresia, perseguitato dall'Inquisizione, decise di trasferirsi con la famiglia a Duisburg, dove creò e pubblicò il suo capolavoro: la grande carta nautica del mondo in 18 fogli (1569). Essa fu redatta secondo una proiezione isogonica dove longitudine e latitudine si incontrano sempre con angolo retto, permettendo ai naviganti di sviluppare rotte lossodromiche tra i due punti.
Mercator non aveva fra le sue priorità la pubblicazione di mappe moderne e, se la sua importanza di studioso lo pose secondo solo a Tolomeo, la sua opera editoriale non ebbe particolare fortuna. Eccezione fu l'Atlas che, pubblicato postumo, conobbe il successo e numerose riedizioni, dovute anche al lavoro di Judocus Hondius, cartografo olandese che ereditò le tavole e le riprodusse — rinnovandole — per anni.
Un ultimo merito va attribuito a Mercator: l'aver scelto il termine Atlas, "atlante", per indicare una raccolta di carte geografiche, in onore del mitico Titano greco re di Mauretania condannato da Zeus a reggere sulle spalle le colonne che separano la terra dal cielo.