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Bombarda a braga su forcella

Galata Museo del Mare
Denominazione/dedicazione (OGTN)
bombarda a braga su forcella
OGT
OGTD:
weapon
OGTD:
cannone da murata
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Si tratta di un pezzo d’artiglieria brandeggiabile: il supporto a forcella imperniato sulle murate delle imbarcazioni ne permetteva un rapido puntamento. In questo caso, mancando l’affusto in legno, il mascolo veniva contenuto in un prolungamento in ferro della parte posteriore della tromba, detto braga; esso era aperto superiormente così da permettere l’inserimento del mascolo stesso e presentava due aperture contrapposte nelle quali si inseriva il cuneo di contenimento.
DES
DESS:
armi: bombarda
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
3726
INVD:
26/6/2019
DTZ
DTZG:
XV
Cronologia (DT)
DTZS:
fine
DTM:
analisi storica
MTC
MTC:
ferro battuto
Notizie storico-critiche (NSC)
Poteva sparare una palla di pietra da 4 libbre (Kg 1,250) oppure una “metraglia” composta da scaglie di pietra o rottami metallici; questo tipo di munizione era particolarmente devastante contro gli equipaggi nemici a distanza ravvicinata nelle fasi che precedevano l’abbordaggio.

Nella prima metà del cinquecento queste bombarde a braga in ferro costituivano dei residuati del secolo precedente essendone cessata da tempo la produzione; il loro impiego sulle galee e sulle navi mercantili in supporto ai moderni pezzi ad avancarica di bronzo, era dettato unicamente da motivazioni di risparmio economico.