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Carronata

Galata Museo del Mare
Denominazione/dedicazione (OGTN)
carronata
OGT
OGTD:
cannone da murata
Autore (AUT)
AUTN:
Anonimo
AUTH:
00000514
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
gli orecchioni appaiono essere stati asportati con il chiaro intento di metterlo fuori uso
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
3897
INVD:
26/6/2019
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
inizio
MTC
MTC:
bronzo a fusione
Notizie storico-critiche (NSC)
Il termine Carronata, è l’italianizzazione dell’inglese Carronade, dal nome della fonderia scozzese Carron che la produsse dal 1779, quando la Royal Navy ne decise l’adozione.

Quest’arma rispecchiava le caratteristiche dei vecchi petrieri. Essa poteva impiegare una svariata tipologia di munizioni come palle di ferro pieno, cestelli di mitraglia, granate incendiarie e granate esplodenti; grazie a queste caratteristiche integrava l’azione dei pezzi navali ordinari aprendo il fuoco alle minori distanze.

Dopo una trentina d’anni di successo, nell’ambiente dell’Ammiragliato queste artiglierie caddero in disgrazia a causa della loro scarsa gittata (in media 400 metri) e in Inghilterra vennero riservate solo all’armamento delle navi mercantili. Le carronate furono copiate anche in diversi altri stati come la Francia.

Opere e Oggetti d'Arte