Si tratta di una bombarda “picola”, cioè uno dei pezzi leggeri installati sulle navi genovesi del Quattrocento, pesanti tra i 2 e i 3 Cantari (Kg 95 – 140). Sulla base del calibro si può stimare che sparasse una palla di pietra da 3 libbre (Kg 0,950) con un tiro efficace di un centinaio di metri.
Le bombarde “grosse” pesavano intorno ai 7 Cantari (Kg 330) e utilizzavano un proiettile di pietra da 25 – 30 libbre (Kg 8 – 9,5); la loro gittata doveva aggirarsi intorno ai 300 metri.
Codifica Iconclass (DESI)
45C16(BOMBARDA)
DES
DESS:
armi: bombarda
SGT
SGTI:
arma
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
3721
INVD:
26/6/2019
DTZ
DTZG:
XV
Cronologia (DT)
DTZS:
fine
DTM:
analisi storica
MTC
MTC:
ferro battuto
Notizie storico-critiche (NSC)
Queste artiglierie, pur essendo ormai tecnicamente superate, continuarono ad essere imbarcate sul naviglio mercantile come dotazione sussidiaria, almeno fino alla metà del XVI secolo.
Si tratta di una bombarda “picola”, cioè uno dei pezzi leggeri installati sulle navi genovesi del Quattrocento, pesanti tra i 2 e i 3 Cantari (Kg 95 – 140). Sulla base del calibro si può stimare che sparasse una palla di pietra da 3 libbre (Kg 0,950) con un tiro efficace di un centinaio di metri.
Le bombarde “grosse” pesavano intorno ai 7 Cantari (Kg 330) e utilizzavano un proiettile di pietra da 25 – 30 libbre (Kg 8 – 9,5); la loro gittata doveva aggirarsi intorno ai 300 metri.
Codifica Iconclass (DESI)
45C16(BOMBARDA)
DES
DESS:
armi: bombarda
Notizie storico-critiche (NSC)
Queste artiglierie, pur essendo ormai tecnicamente superate, continuarono ad essere imbarcate sul naviglio mercantile come dotazione sussidiaria, almeno fino alla metà del XVI secolo.