Si tratta di una bombarda “picola”, cioè uno dei pezzi leggeri installati sulle navi genovesi del Quattrocento, pesanti tra i 2 e i 3 Cantari (Kg 95 – 140). Sulla base del calibro si può stimare che sparasse una palla di pietra da 3 libbre (Kg 0,950) con un tiro efficace di un centinaio di metri.
Le bombarde “grosse” pesavano intorno ai 7 Cantari (Kg 330) e utilizzavano un proiettile di pietra da 25 – 30 libbre (Kg 8 – 9,5); la loro gittata doveva aggirarsi intorno ai 300 metri.
Queste artiglierie, pur essendo ormai tecnicamente superate, continuarono ad essere imbarcate sul naviglio mercantile come dotazione sussidiaria, almeno fino alla metà del XVI secolo.
Si tratta di una bombarda “picola”, cioè uno dei pezzi leggeri installati sulle navi genovesi del Quattrocento, pesanti tra i 2 e i 3 Cantari (Kg 95 – 140). Sulla base del calibro si può stimare che sparasse una palla di pietra da 3 libbre (Kg 0,950) con un tiro efficace di un centinaio di metri.
Le bombarde “grosse” pesavano intorno ai 7 Cantari (Kg 330) e utilizzavano un proiettile di pietra da 25 – 30 libbre (Kg 8 – 9,5); la loro gittata doveva aggirarsi intorno ai 300 metri.
Queste artiglierie, pur essendo ormai tecnicamente superate, continuarono ad essere imbarcate sul naviglio mercantile come dotazione sussidiaria, almeno fino alla metà del XVI secolo.