Il Conte Biancamano era una nave di linea italiana varata nel 1925.
Fu costruita nei cantieri scozzesi William Beardmore & Co per la compagnia di navigazione genovese Lloyd Sabaudo. Nel 1940, allo scoppio della guerra, la nave si trovava in acque territoriali americane e venne requisita per essere utilizzata come nave da trasporto truppe col nome di «Hermitage». Sarà una delle sole 4 nave passeggeri italiane sopravvissute al conflitto.
Quando nel 1947 il Biancamano fu riallestito nei cantieri di Monfalcone, vennero chiamati a collaborare alcuni dei più noti ed importanti artisti, architetti e decoratori dell'epoca. Il modello riporta le modifiche apportate all’epoca, tutte all’insegna di uno stile più moderno e confortevole: prua inclinata invece che diritta; lunghezza aumentata a 200 metri; fumaioli più larghi e bassi; più piscine e meno passeggeri; colore dello scafo bianco.
Rimase per anni prevaletemente sulla rotta sudamericana, finchè nel 1960 venne posta in disarmo.
La plancia di comando della nave è conservata al Museo Leonardo da Vinci di Milano, unica parte sopravvissuta di un transatlantico italiano.
Il Conte Biancamano era una nave di linea italiana varata nel 1925.
Fu costruita nei cantieri scozzesi William Beardmore & Co per la compagnia di navigazione genovese Lloyd Sabaudo. Nel 1940, allo scoppio della guerra, la nave si trovava in acque territoriali americane e venne requisita per essere utilizzata come nave da trasporto truppe col nome di «Hermitage». Sarà una delle sole 4 nave passeggeri italiane sopravvissute al conflitto.
Quando nel 1947 il Biancamano fu riallestito nei cantieri di Monfalcone, vennero chiamati a collaborare alcuni dei più noti ed importanti artisti, architetti e decoratori dell'epoca. Il modello riporta le modifiche apportate all’epoca, tutte all’insegna di uno stile più moderno e confortevole: prua inclinata invece che diritta; lunghezza aumentata a 200 metri; fumaioli più larghi e bassi; più piscine e meno passeggeri; colore dello scafo bianco.
Rimase per anni prevaletemente sulla rotta sudamericana, finchè nel 1960 venne posta in disarmo.
La plancia di comando della nave è conservata al Museo Leonardo da Vinci di Milano, unica parte sopravvissuta di un transatlantico italiano.